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Inducevano studentesse universitarie a prostituirsi. Due arresti a Bologna

da | Giu 2011 | News | 0 commenti

Una recente ricerca svolta a Berlino spiegava che un giovane su tre si dichiara disposto a prostituirsi per pagarsi gli studi. Ma sapere che, complice la crisi, qualcuno è riuscito a rendere reale questo fenomeno facendone un lucroso business fa tutto un altro effetto. Due uomini sono stati arrestati a Bologna per induzione e sfruttamento della prostituzione. Al centro dei loro lucrosi traffici c’erano giovani studentesse universitarie adescate via internet partendo da falsi annunci immobiliari. A smascherare gli sfruttatori era stata qualche mese fa la trasmissione televisiva “Le Iene”, che a telecamere nascoste aveva seguito e ripreso tutte le fasi del tentativo di coinvolgere una giovane ragazza in un giro di prostituzione d’alto bordo con la prospettiva di un alloggio sicuro in centro e del guadagno facile.

Secondo gli inquirenti, a un annuncio immobiliare on line per l’affitto di una camera gli arrestati rispondevano proponendo un appartamento per uso gratuito e spiegava che già altre studentesse grazie a questa “collaborazione” guadagnavano 4-5oo euro al giorno nel tempo libero. Alla ragazza “infiltrata” dalla trasmissione tv veniva proposta una “trattenuta” del 30 per cento sugli introiti delle prestazioni sessuali. L’uomo prometteva anche la disponibilità di un “cellulare di servizio” e la sua presenza in altri locali dell’appartamento durante i rapporti sessuali a pagamento per garantire che le giovani non subissero aggressioni.

Il procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini, che ha coordinato le indagini della squadra mobile, avrebbe accertato che in almeno sette casi il tentativo di induzione a prostituirsi era riuscito e che ci sono stati altri tredici tentativi tra cui uno nei confronti di una diciassettenne. «Oggigiorno, purtroppo o per fortuna, sono molte le ragazze bisognose che si prestano» spiegava uno dei due arrestati nel video girato dalle Iene. In uno degli appartamenti dove la polizia ha effettuato gli arresti è stata trovata una studentessa iscritta al secondo anno di università. La ragazza ha raccontato che il padre ha perso il lavoro e lei ha accettato la proposta di prostituirsi per poter continuare a studiare, altrimenti avrebbe dovuto interrompere gli studi.

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