L'Anief contro la chiusura delle Siss voluta dalla Gelmini
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L’Anief contro la Gelmini: “il tirocinio al posto della Ssis non serve: abbiamo già fatto le supplenze”

da | Mag 2009 | News | 7 commenti

Il Movimento insegnanti da abilitare e l’Anief, Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione, insorgono contro la chiusura delle Ssis, voluta dal Ministro Gelmini.

Le associazioni per i diritti degli insegnanti precari considerano il progetto “riduttivo nei contenuti” e comunque non risolutivo del problema del precariato.

Le trasformazione delle Ssis, le Scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario, in tirocini “sul campo” non andrebbe infatti a risolvere il problema della scarsa preparazione dei corsisti, né delle interminabili liste d’attesa per ottenere una cattedra.

“L’anno di tirocinio per gestire la fase transitoria fino al 2011-2012, rappresenta un passo all’indietro anche rispetto ai corsi abilitanti annuali previsti nella legge dell’ex ministro Moratti” – spiega Marcello Pacifico, il Presidente dell’Anief – “il progetto avallato dal Ministro Gelmini non solo è sprovvisto di contenuti multidisciplinari supportati da strutture interfacoltà e da supervisori adeguati, ma non garantisce nulla a chi uscirà dal percorso formativo, poiché le migliaia di nuovi abilitati si andranno ad aggiungere ai 100.000 sissini già presenti e agli altri 200.000 precari storici.”

La proposta di Pacifico è dunque “sistemare prima questo esercito di abilitati e poi pensare ai nuovi”; dello stesso parere è Andrea Conti, rappresentante del Movimento insegnanti da abilitare, che chiarisce: “la maggior parte di noi insegna anche senza abilitazione da 4-5 anni, alcuni anche da 8 anni, e non credo proprio che dovremmo essere formati ancora sul campo; ci siamo fatti le “ossa” con le supplenze, senza contare che molti di noi hanno una formazione magistrale che secondo la circolare ministeriale del 10 marzo ’97 dovrebbe essere un titolo di per sé già abilitante”.

La precarizzazione dell’insegnamento in Italia riguarda almeno 10.000 docenti, spesso trentenni con mutuo da pagare e famiglie a carico, che prendono supplenze annuali anche fino al 31 agosto. Secondo Andrea Conti, “lavorare gratis” in un anno di tirocinio, come previsto dal progetto Gelmini, equivarrebbe piuttosto ad un anno “professionalmente buttato e personalmente impossibile per continuare a vivere“.

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Daniela Marino
Daniela Marino
14 anni fa

Salve, mi chiamo Daniela Marino e sono docente di Lettere da diversi anni… di Trapani…. parlo a nome di tantissimi miei colleghi che si trovano nella condizione di PRECARI FANTASMA perche impossibilitati ad acquisire l’abilitazione. Negli anni trascorsi i nostri colleghi hanno avuto sempre la possibilità di accedere ad un corso abilitante presentando una semplice domanda con l’attestazione del servizio svolto: Ad oggi, invece, il servizio non vale nulla, la nostra preparazione ed esperienza nemmeno e la nostra eta, non piu verde 30/40 anni, ci penalizza maggiormente poiche si creano percorsi pensando solo ai giovani neolaureati. La bozza di formazione docenti privilegia solo coloro che hanno conseguito i dottorati ( accesso diretto al tirocinio)e i giovani neolaureati.( perche piu giovani).. a noi si chiede di accedere ad un tirocinio previa selezione orale e scritta senza lcuna valutazione del servizio svolto Perche questa limitazione? perche non accedere al tirocinio diretto , noi che abbiamo 5/6/7 anni di onorato servizio? Personalmente non mi spaventano gli esami ( ho tre lauree e due diplomi ) ma ritengo che sia un’ingiustizia all’ennesima potenza..Nessuno si occupa di noi… nessuno sa che esistiamo… eppure ci siamo, siamo in classe, svolgiamo i programmi, siamo commissari di esami e via dicendo siamo migliaia……ma perche noi non possiamo sognare un futuro da docenti e dobbiamo necessariamente cercare un altro lavoro ( utopia pura)… considerando che il Governo vuole eliminare tutti noi? Chiediamo dunque un aiuto, che si parli di noi e che si apra per noi uno spiraglio… in fondo chiediamo solo di accedere ad un tirocinio utilizzando titoli che abbiamo….
Confido in una V.stra cortese risposta
Daniela Marino

Domenico
Domenico
14 anni fa

Sono laureato magistrale in Scienze Storiche, classe 98. Oltre ad accedere alla classe di concorso 37/A per le supplenze di storia e filosofia in terza fascia, mi sto adoperando, mediante corsi singoli, ad inserire le materie per accedere alla 43/A e 50/A rispettivamente: italiano, storia e geografia alle scuole medie e italiano e storia negli istituti superiori.
Stamane, 23/06/2009, avrei dovuto sostenere l’ultima materia che mi mancava, Linguistica Generale, ma ahimè l’esame è stato spostato a luglio.
Il modello A2, dove inserire le classi di concorso, va inviato entro il 30 giugno. Potrei inserire le classi di concorso, per cui sto studiando, con riserva se riesco a superare l’esame a luglio?
Sarebbe davvero un gran peccato dover aspettare altri due anni per l’inserimento in terza fascia. Peraltro non sono abilitato in quanto laureato a marzo di quest’anno.
Non so cosa fare.

Cordialmente
Domenico Gioffrè

davide
davide
14 anni fa

per daniela marino e tutti i suoi colleghi.

se avete 30-40 anni avete avuto tanto bel tempo per fare il concorso e per fare la ssis. non capisco cosa pretendiate! siete bocciati dal concorso, non ammessi alla ssis o persone che più semplicemente non avete avuto voglia di abilitarvi. non si capisce perché vi debbano dare l’abilitazione e vi debbano permettere di passare davanti in graduatoria a quelle persone che invece hanno seguito l’iter per ottenere regolare abilitazione all’insegnamento

laura campanelli
laura campanelli
14 anni fa

per Davide

leggendo ciò che scrivi posso solo augurami che tu non sia un insegnante,nè oggi nè mai.

Anna Torrini
Anna Torrini
14 anni fa

per Davide sono una signora di 43aa.:non mi hanno ammesso alla ssis non perchè non ho fatto l’esame od perchè non ho i titoli (ho 110/110 e lode in Medicina e Chirurgia ed insegno da 13aa.) ma perchè alla prova per entrare a Ssis Toscana nel 09/2004 a Pisa dopo due prove sostenute mi ha chiamato il presidente di allora ed mi ha comunicato che con la mia laurea non potevo concorrere a nessuna classe di concorso anche se posso insegnare classi di concorso speciali. Allora facevo anche un altro lavoro sempre come precaria ed avevo due figli piccoli ed non ho potuto fare ricorso!! Ti sembra giusto? Anna

roberto
roberto
14 anni fa

Per davide rispondo alla sua risposta del 8 ottobre 2009 alle 19:23

forse qualcuno non poteva permettersi economicamente il corso… sai esiste un affitto, bisogna mangiare, pagare le tasse, e altro ancora soprattutto per chi ha scelto di trasfersi altrove sacrificando il beneficio di avere con sè la propria famiglia e ovviamente le agevolazioni… mbè non è poco!

luisella
14 anni fa

Per Davide
Mi sono laureata nel 2004 in scienze dell’educazione (106/110), nel 2006 ho finito un master per conseguire l’abilitazione in mediazione familiare. Insegno nella scuola primaria dal 2004 e non ho potuto partecipare all’ultimo corso abiltante perchè mi mancavano i giorni, mi sono perciò iscritta ad una seconda laurea per conseguire l’abilitazione. Ho 33 anni e una figlia di 2 e non venirmi a dire che non ho avuto voglia di abilitarmi, prima di parlare a vanvera rifletti e…… lasciamo perdere……..