Usa, studenti gay lanciano video appello al loro college mormone
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Usa, l’appello degli studenti gay al loro college Mormone: “It gets better”

da | Apr 2012 | News | 0 commenti

It gets better at Brigham Young University“: è questo il video che alcuni studenti gay appartenenti ad un rigido college mormone di Provo, Utah, hanno lanciato, lo scorso 6 aprile, sul web per rassicurare tutti i giovani che, come loro, lottano ogni giorno per coniugare il loro orientamento sessuale con la fede. L’appello, apparso sul canale You Tube, potrebbe causare ai 22 giovani coinvolti nell’azione la scomunica della Chiesa e l’espulsione dall’ateneo.
La BYU, infatti, è nota per essere una delle università americane più rigide nei confronti delle comunità di giovani omosessuali: basti pensare che fino al 2007, gli studenti potevano essere espulsi solo per aver semplicemente parlato dei loro orientamenti sessuali. Dall’altro canto, anche la stessa Chiesa mormone, il cui membro più conosciuto è il repubblicano Mitt Romney, candidato repubblicano alle presidenziali, proibisce le relazioni non eterosessuali.

L’iniziativa fa parte del progetto “It Gets Better”, condotto dall’editorialista Dan Savage, da diverso tempo impegnato nella difesa di giovani gay e lesbiche che subiscono continuamente sorprusi e dal suo partner, Terry Miller. I due hanno iniziato a portare avanti questo piano nel settembre 2010, a seguito di un numero elevato di suicidi tra i giovani. “Nella nostra religione ci sono molti equivoci nei confronti dell’omosessualità“, ha dichiarato Kendall Wilcox, studente del quarto anno alla BYU e produttore del video diffuso online. “Vogliamo diffondere il messaggio che Dio ti ama così come sei”.
Sono molti, purtroppo, i ragazzi che vivono male la loro situazione sessuale, fortemente in contrasto con la loro fede religiosa. Erikka Beam, neolaureata, spiega nel video il suo disagio: “Pensavo che l’unica cosa necessaria fosse uccidermi perché il crepacuore dovuto alla mia morte sarebbe stato minore di quello che la verità sulla mia sessualità avrebbe procurato ai miei genitori”.
La BYU conta all’incirca 1.800 studenti gay. All’interno di questa severa realtà universitaria, ad ogni studente è assolutamente proibito avere rapporti sessuali prima del matrimonio. Cruda la risposta dell’ateneo che continua a dichiarare di ben accettare gli studenti omosessuali a patto, però, che rispettino il codice d’onore previsto dalla scuola.
La posizione degli studenti omosessuali all’interno dei college e loro sistemazione all’interno di alloggi e dormitori è spesso fonte di problemi per le università americane. Qualche tempo fa, sull’onda delle polemiche era finito il College del New Jersey che, dopo il suicidio di un ragazzo gay di appena 18 anni, aveva proposto la creazione di dormitori misti, per rendere l’ambiente più “accogliente”. Un’idea, adottata anche da altre strutture statunitensi, che mira  a promuovere l’uguaglianza di genere tra gli studenti.

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