Università di Genova, nuove regole per l'Erasmus
allenati con i nostri test di ammissione e orientamento gratuiti

test di ammissione
facoltà a numero chiuso

test attitudinale universitario
l’area di studio più adatta a te

test orientamento facoltà
facoltà che fa per te

test di inglese
valuta il tuo livello

Università di Genova, stretta sull’Erasmus. Nuove regole per garantire il rendimento e premiare solo gli studenti motivati

da | Mag 2013 | News | 0 commenti

Erasmus: quanto è un’attività realmente produttiva dal punto di vista universitario? Pare che all’Università di Genova abbiano iniziato a chiederselo e da quest’anno la possibilità di accedere alla nota esperienza formativa in altre città europee sarà soggetta a nuove regole. Un vero e proprio giro di vite contro gli studenti “viveur, con tanto di colloquio motivazionale per selezionare solo quelli maggiormente dotati di buona volontà.

“Fino all’anno scorso capitava che molti ragazzi, dopo nove mesi tornassero a casa con un solo esame sostenuto. Così siamo corsi ai ripari cercando di risolvere il problema a monte e, seguendo le indicazioni del ministero, abbiamo iniziato a stringere le maglie“, spiega il professor Michele Marsonet, Pro Rettore delle relazioni internazionali dell’Università di Genova. Con le nuove regole, invece, gli studenti intenzionati a partire per l’Erasmus dovranno dimostrarsi realmente motivati.

Infatti non basterà più avere una buona media e compilare il modulo online indicando tre università come possibili destinazioni, possibilmente accompagnate dalla conoscenza della lingua del Paese in questione: ci sarà un vero e proprio colloquio motivazionale davanti alla commissione Erasmus, e la stessa scelta della meta sarà co-determinata in base al percorso di studio, per evitare che gli studenti scelgano le città più vivaci, come Barcellona o Berlino, senza controllare l’offerta formativa.

E non finisce qui: con l’introduzione delle nuove regole, per gli Erasmus genovesi sarà predisposto anche un piano organizzativo per garantire un buon profitto e far sì che lo studente sostenga un certo numero di esami. Il lato positivo è che in ballo ci sono più di 400 borse di studio da 250 euro al mese come incentivo, per esempio per andare in Paesi come la Polonia, la Lituania e l’Estonia, generalmente meno gettonati, ma disposti a pagare chi sostenga un corso intensivo di lingua locale.

Anche se l’UE non ha ancora definito il budget da destinarsi all’Erasmus nel prossimo anno accademico, all’Università di Genova sono iniziate in questi giorni le valutazioni dei candidati da parte delle commissioni istituite per ogni area di studio. Prime partenze a Settembre. Non resta che aspettare per vedere se con le nuove regole cambieranno le destinazioni e se il rendimento degli studenti mostrerà miglioramenti evidenti.

FacebookTwitterEmailWhatsAppLinkedInTelegram
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments