L'Università di Cagliari inaugura le "stanze rosa" per studentesse-mamme
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Laurea addio dopo la maternità? L’Università di Cagliari dice di no e lancia le “stanze rosa” per le studentesse-mamme

da | Nov 2016 | News | 0 commenti

Bambini piccoli e studio universitario non sono conciliabili? All’Università di Cagliari hanno deciso di sfatare questo mito attraverso l’istituzione di apposite “stanze rosa”, spazi attrezzati all’interno dei quali le studentesse che sono anche mamme avranno la possibilità di prendersi cura dei propri figli. Che, ovviamente, potranno portare con sé in ateneo senza dover smettere di frequentare i corsi.

“Il fatto di essere mamma e papà non deve significare rinuncia alla cultura e alle proprie ambizioni”, ha dichiarato il rettore Maria Del Zompo, che per il futuro oltre alle “stanze rosa” spera di avviare anche un servizio di asilo nido.

Per il momento l’ateneo sardo ha destinato allo scopo quattro spazi attrezzati, distribuiti nelle varie sedi dell’Università di Cagliari. All’interno di essi le studentesse in dolce attesa e quelle con bimbi al seguito possono trovare fasciatoio, comode poltrone e un arredamento adatto ai loro piccoli. Spazi accoglienti nei quali sentirsi a proprio agio per cambiare i bambini o allattarli oppure semplicemente per riposare un po’. Ma non solo: nelle “stanze rosa” le studentesse-mamme troveranno anche personale qualificato al quale poter affidare i propri figli mentre sono in aula per seguire i corsi oppure per sostenere gli esami. A occuparsi dei bimbi mentre le loro mamme sono impegnate saranno dei tirocinanti laureati in Scienze pedagogiche.

L’istituzione delle “stanze rosa” fa parte di un progetto che mira a facilitare il percorso formativo di giovani mamme e papà offrendo loro una serie di servizi. Un progetto che è partito da lontano e che è fondamentale per il rettore Del Zompo, che ne ha fatto uno dei cardini del proprio programma elettorale, per “dare spazi e respiri alla figura femminile che fosse docente, studentessa, amministrativo o tecnico, cercando di fare in modo di dare nei servizi nei limiti del possibile che aiutino la donna a potersi realizzare nel lavoro nella cultura senza doversi sentire in colpa”.

Oltre alle “stanze rosa”, il rettore Del Zompo spera di riuscire a inaugurare anche un asilo nido entro il prossimo anno. Per il momento ci sono già gli spazi e adesso si lavora per il reperimento dei fondi necessari al suo funzionamento.

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