Ricerca rivela: "Tra 2 miliardi di anni finirà la vita sulla Terra"
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La fine della vita sulla Terra? Tra circa 2 miliardi di anni

da | Ott 2013 | News | 0 commenti

Tra circa 2 miliardi di anni – più precisamente in un lasso di tempo compreso tra 1,75 e 3,25 miliardi – non sarà più possibile la vita sulla Terra. L’ha calcolato un gruppo di astrobiologi dell’Università dell’East Anglia (Inghilterra), sulla base della velocità con la quale l’orbita del nostro pianeta si avvicina al Sole. Lo studio, pubblicato su Astrobiology, spiega che in quel periodo la Terra diventerà inospitale per qualunque forma di vita, poiché allora la riduzione della distanza dalla stella che ci offre luce e calore sarà tale da far aumentare la temperatura fino al punto da causare l’evaporazione di tutta l’acqua presente sulla superficie, oceani compresi.

La fine del periodo abitabile della Terra stimata dagli scienziati inglesi coinciderà con l’estinzione di ogni forma di vita. Gli ultimi sopravvissuti prima della totale scomparsa di mari e oceani saranno microbi e batteri, mentre la fine del genere umano avverrà ben prima della totale evaporazione dell’acqua.

Inutile, comunque, allarmarsi: anche se l’estinzione del genere umano avvenisse nella metà del tempo previsto dagli studiosi, nessuno di noi potrà essere testimone della tragedia che dovrebbe avvenire tra 2 miliardi di anni. Ad ogni modo, la ricerca degli astrobiologi dell’Università dell’East Anglia non aveva tanto l’obiettivo di stabilire la data della fine della vita sulla Terra, quanto quello di definire un modello affidabile per stimare le probabilità e le eventuali tempistiche dello sviluppo di forme di vita sui pianeti extra-solari potenzialmente abitabili scoperti negli ultimi anni e anche su Marte (che attualmente si trova nella zona abitabile del sistema solare).

In particolare, gli astrobiologi si sono concentrati sulla valutazione dei tempi necessari per lo sviluppo di forme di vita complesse, paragonabili agli esseri umani. La stima relativa alla fine delle vita sulla Terra, da questo punto di vista, è servita a capire che il genere umano ha impiegato il 75 per cento del periodo abitabile della Terra per evolversi. Partendo dal presupposto che lo stesso potrebbe verificarsi anche altrove, questo dato potrebbe fornire indicazioni importanti rispetto ai tempi di sviluppo di specie intelligenti in altri pianeti.

Potremo prevedere se e quando esisterà una specie aliena dotata di intelligenza? Forse, anche se i ricercatori hanno tenuto a precisare che l’evoluzione biologica è determinata in maniera significativa anche dal caso, quindi, stabilire il periodo di abitabilità di un pianeta ha solo un valore probabilistico. Inoltre, finora non è stato individuato alcun pianeta del tutto simile alla Terra.

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