Una summer school per gli amanti della Cina all'Università di Torino
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A Torino la summer school dedicata alla Cina. Sotto la lente i dirigenti della “quarta generazione”

da | Apr 2012 | News | 0 commenti

Ѐ giunta alla sesta edizione la summer school per gli amanti della Cina, organizzata dalla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Torino, grazie alla collaborazione della Fondazione CRT. Quest’anno l’evento vanterà, anche, il patrocinio del ministero degli Affari Esteri. Due settimane, precisamente dal 25 giugno al 6 luglio, dedicate allo studio della cosiddetta “quarta generazione” di dirigenti, in poche parole quella guidata da Hu Jintao e Wen Jiabao, salita al potere nel 2002.
Per chi ama questo Paese e vuole occuparsene, questa summer school rappresenta l’occasione giusta per analizzare l’attuale situazione politica della Cina e per tentare di capire quale sarà il suo orientamento futuro. Un momento di grande riflessione fatto di dibattiti, lezioni, scambi e incontri, a cui parteciperanno studiosi di fama internazionale. Chi si occupa di geopolitica, di relazioni e di economia a livello mondiale avrà l’opportunità di entrare in contatto con una larga cerchia di professionisti ed esperti del settore.

La summer school organizzata dall’Università di Torino è rivolta ai ricercatori, ai professionisti e agli studenti laureati o che frequentano un corso post lauream, con una particolare inclinazione per la Cina. Oltre i tempi, anche i costi sembrano piuttosto contenuti: per le prime due categorie sono previsti 750 euro, mentre per gli altri 450 euro. Ai più meritevoli saranno offerte pure delle borse di studio, oltre i tre crediti formativi fissati per tutti. I posti messi a disposizione sono solo 35 ed è possibile presentare la propria candidatura fino al 21 maggio. Diverse richieste sono già giunte da più parti del mondo.
Le selezioni per accedere alla faculty di TOChina sono piuttosto rigide, anche perché a candidarsi “sono soprattutto studenti postgraduate (con laurea specialistica, laurea all’estero o master), dottorandi e giovani ricercatori”. Ragione per cui, come spiegato da Giovanni Andornino, docente di Relazioni internazionali dell’Asia orientale all’Università di Torino e coordinatore scientifico della summer school, “la competizione è forte”. Oltre che il curriculum, saranno valutate pure la personalità e le motivazioni dei candidati.

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