Blitz a Roma: sotto sequestro testi universitari fotocopiati e clonati
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Testi universitari fotocopiati, a Roma scattano denunce e sequestri

da | Apr 2012 | News | 0 commenti

Sono 20 le denunce scattate a Roma, in seguito al sequestro di testi universitari fotocopiati e clonati digitalmente da diverse copisterie nei pressi degli atenei romani. L’operazione è stata portata a segno dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che per l’occasione si sono avvalsi dei giovani Baschi Verdi del II Gruppo di Ostia. I giovani militari si sono finti studenti, per riuscire a trovare qualche informazione utile all’indagine.
Sequestrati, con la precisione, 1.500 libri universitari duplicati illegalmente e 80 mila testi scansionati digitalmente, salvati all’interno di computer o di altri supporti di memoria, come usb a forma di portachiavi e hard disk nascosti dentro armadi o vetture. Inoltre, sono state trovate opere letterarie conservate in finti cd musicali o in cartelle nascoste dei pc.

Un grande giro di attività illecite, che ha visto 20 persone denunciate all’Autorità Giudiziaria di Roma, per aver violato la normativa sul diritto d’autore. Sotto sequestro pure 29 computer e 21 supporti di memoria di svariato tipo. Tra questi cd, dvd, usb e hard disk esterni, usati magistralmente per compiere la riproduzione illegale dei libri. Un fenomeno questo, assai diffuso nel nostro Paese, tanto da colpire duramente l’andamento economico del settore librario ed editoriale.
Un blitz è stato fatto, lo scorso mese, pure in alcune cartolibrerie tra Caserta e Santa Maria Capua Vetere, in Campania: sotto sequestro 400 testi universitari fotocopiati e una stampante. I volumi non rispettavano la percentuale di pagine fotocopiate, consentita dalla normativa vigente, ossia il 15 per cento. Inoltre, è stato scoperto che erano venduti sul mercato a un prezzo molto più basso di quello originale, che secondo la materia trattata può arrivare fino ai 150 euro. Le copie fotocopiate, invece, erano messe in commercio a un costo oscillante tra i 18 e i 35 euro.
Quest’ultima operazione è stata condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, grazie anche alla collaborazione di alcuni ispettori della Società Italiana degli Autori ed Editori (Siae), appartenenti sia alla Direzione Generale della capitale sia alla sede di Napoli.

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