Svizzeri accusano: "Farmacisti italiani qui per rubare il lavoro"
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Svizzera contro Italia: “I farmacisti del Bel paese rubano il lavoro ai nostri giovani”

da | Ott 2014 | News | 0 commenti

“I farmacisti italiani vengono qui a rubare il lavoro, accettando di svolgere mansioni altamente qualificate per stipendi molto più bassi”: questa è l’accusa che gli svizzeri rivolgono ai nostri laureati che varcano il confine per andare in Canton Ticino a lavorare come assistenti farmacisti, una figura professionale che nel nostro Paese non esiste. Ad attrarre oltreconfine i nostri connazionali è soprattutto lo stipendio, medio per un residente in Svizzera, ma considerevole per chi vive al di qua della frontiera.

Gli assistenti farmacisti sono delle figure con alle spalle una formazione triennale che conduce al conseguimento di uno specifico diploma e guadagnano a partire da 3.250 franchi svizzeri – circa 2.700 euro – durante il primo anno di attività, per arrivare poi a 4.300 – introno a 3.500 euro – dopo cinque anni. Cifre di tutto rispetto per un italiano. Ed ecco, allora, spiegato il motivo per cui alcuni laureati del nostro Paese decidono di far domanda per quei posti, scatenando le ire degli autoctoni, che li accusano di rubar loro il lavoro.

E non solo. I farmacisti svizzeri ritengono quelli italiani una minaccia perché il fatto che siano più qualificati di quanto è necessario per ricoprire la posizione per la quale si candidano li pone in una posizione di vantaggio rispetto agli autoctoni. I nostri connazionali, infatti, dall’alto della loro laurea sono più appetibili, in quanto hanno le competenze per svolgere anche mansioni superiori, ma si accontentano del salario minimo.

Così alcuni assistenti farmacisti svizzeri hanno scoperto cosa sia la disoccupazione, un fatto del tutto nuovo per loro, visto che la professione è regolata da un rigidissimo numero chiuso, e da qui sono scattate le accuse rivolte ai nostri connazionali. Per porre un freno ai frontalieri che, secondo gli autoctoni, oltrepassano il confine per rubare il lavoro, l’associazione di categoria del Canton Ticino ha istituito un gruppo di lavoro ad hoc, incaricato di studiare possibili soluzioni al problema. Gli italiani che speravano di far carriera in Svizzera sono avvisati.

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