Gli studenti scendono nuovamente in piazza a migliaia per appoggiare il Movimento dei Forconi. Succede a Palermo dove un corteo pacifico di diecimila persone ha sfilato nel giorno dell’incontro tra il presidente della Regione Raffaele Lombardo e il presidente del Consiglio Mario Monti.
Un appuntamento a seguito del quale autotrasportatori, agricoltori e pescatori siciliani in mobilitazione da giorni con blocchi, presidi in tutta Italia e scontri con le forze dell’ordine davanti a Montecitorio, attendono un segnale concreto sulla piattaforma delle loro rivendicazioni affidate alla mediazione della delegazione di politici siciliani guidati dal presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, che ieri sera ha incontrato il presidente del consiglio Mario Monti.
I manifestanti sono arrivati fino a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, evidenziando tutto il loro rabbioso disappunto contro una classe dirigente che li ignora. Fra slogan e striscioni, gli attacchi più feroci sono rivolti proprio al presidente della Regione e allo stesso Monti. Il proposito dichiarato in mattinata era proprio quello di attendere in strada fino a sera l’esito del colloquio tra la rappresentanza siciliana e il governo.
In piazza sono scesi anche i ragazzi del comitato “Studenti siciliani in lotta” che non hanno voluto portare simboli politici per ribadire la trasversalità della mobilitazione in atto contro il carovita. Con loro soltanto le bandiere della Sicilia e quelle italiane per dimostrare che quel che è successo la scorsa settimana, cioè che un tricolore è stato bruciato durante una manifestazione, è soltanto un gesto di una minoranza di studenti dei centri sociali che si sono infiltrati in un movimento che si auto dichiara totalmente apolitico.
“Gli studenti hanno protestato per dimostrare – hanno dichiarato – che non si mobilitano soltanto a dicembre per anticipare le vacanze di Natale”. Da giorni molte scuole siciliane sono in agitazione e la grande partecipazione al corteo di ieri mattina dimostra la vicinanza del mondo studentesco alla battaglia dei piccoli imprenditori, dei lavoratori e dei disoccupati. Il movimento studentesco ha dichiarato che, come è avvenuto fin dagli esordi della protesta, continuerà ad appoggiare i Forconi nelle manifestazioni che si svolgeranno nei prossimi giorni e settimane. Unico denominatore comune a tutte le categorie partecipanti, dunque, è l’intenzione di non mollare.
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cari studenti, agricoltori, ecc… protestare significa andare contro a qualcosa, in questo caso andare contro a un movimento politico. voi pensate che sia contro gli italiani ma non avete ancora capito che i vari movimenti politivìci servono solo a far in modo di raggiungere una determinata cifra ed uscire dalla crisi.
Carissimo L’innominabile,
spero tu ti renda conto di quanto sia dannoso il tuo tipo di ragionamento…se così si può chiamare… perché io sarei più propensa a definirlo farneticazione dato che la crisi andrebbe affrontata insieme e non di certo fatta gravare su chi ha 700 euro di stipendio mensile (se è fortunato) e non sa come fare a vivere in uno stato che ha orecchie e occhi foderati dall’ignoranza