La Saint Andrews University risponde alle polemiche sui finanziamenti siriani
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Fondi dalla Siria, Saint Andrews respinge le accuse

da | Mag 2011 | News | 0 commenti

Spenti i riflettori sul matrimonio di William e Kate, rimangono accese le luci sulla loro università: il prestigioso ateneo di Saint Andrews è stato messo sulla graticola la scorsa settimana a causa di un finanziamento ricevuto da un uomo di affari vicino al regime siriano di Assad, per la costituzione di un centro studi sul paese del Medio Oriente. Molte le proteste scatenate sui giornali e nell’opinione pubblica dal legame economico con un regime la cui illiberalità balza in questi giorni alle cronache globali.

Ma l’università scozzese, che della serietà fa il suo punto di orgoglio, aveva promesso di verificare il funzionamento del centro studi siriani, per dimostrare che l’attività di ricerca dell’istituto non fosse stata in alcun modo compromessa dai suoi “sponsor”. E puntuale arriva, a gettare acqua sul fuoco delle polemiche, il comunicato dell’ateneo, che annuncia i risultati della rapida indagine interna avviata in seguito agli scandali. “Non abbiamo trovato alcuna traccia del fatto che la fonte dei finanziamenti abbia in qualche modo pregiudicato l’attività del centro e i suoi risultati in termine di ricerca e rifiutiamo nel modo più assoluto le accuse che ci vogliono condizionati dalla Asfari Foundation”, finanziatrice – in parte – del progetto.

Il comunicato spiega che il centro, fondato nel 2006 con il patrocinio del ministero degli Esteri britannico, si occupa di studi sulla Siria contemporanea e che dopo la sua fondazione il direttore si è rivolto alla fondazione guidata dall’uomo di affari di origini siriane Ayman Asfari per valutare l’opportunità di un finanziamento, su consiglio dell’ambasciatore siriano nel Regno Unito, ma né l’ambasciata né il governo di Damasco sono intervenuti in alcun modo nella vicenda.

Da Saint Andrews sottolineano infine come la fondazione, che ha accordato il finanziamento di 105.000 sterline oggi sotto accusa, sia un’associazione senza scopo di lucro, impegnata in un’ampia gamma di attività benefiche, riconosciuta dal governo inglese. Basterà questo a placare il brusio tra i sudditi di Sua Maestà?

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