L'auto a idrogeno made in Italy è targata Pisa
allenati con i nostri test di ammissione e orientamento gratuiti

test di ammissione
facoltà a numero chiuso

test attitudinale universitario
l’area di studio più adatta a te

test orientamento facoltà
facoltà che fa per te

test di inglese
valuta il tuo livello

Energia pulita, l’auto a idrogeno made in Italy è targata Pisa

da | Lug 2011 | News | 0 commenti

Un mezzo a idrogeno potrebbe entrare a far parte già dal 2012 della flotta delle vetture di servizio della Regione Toscana, grazie alla ricerca condotta da Università di Pisa e Scuola Superiore Sant’Anna. È questo l’augurio di Stella Targetti, vicepresidente della Regione, intervenuta la settimana scorsa a Firenze al convegno “Progetto H2 Filiera Idrogeno”, nel corso del quale sono stati presentati i risultati e le prospettive pratiche di applicazione di un progetto di ricerca per la mobilità pulita e sostenibile avviato tre anni fa.

Un triennio nel corso del quale i ricercatori della facoltà di ingegneria dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna hanno lavorato principalmente in due direzioni: la messa a punto di veicoli con motori che possano utilizzare come combustibile anche l’idrogeno e il lavoro su veicoli elettrici alimentati con celle a combustibile che utilizzano idrogeno per produrre energia elettrica in modo assolutamente pulito.

Proprio la Toscana dunque si presenta tecnologicamente all’avanguardia su una delle frontiere della mobilità ecocompatibile che, oltre ad un futuro a basse emissioni, promette anche una serie di ricadute economiche sul territorio.

Gli studi e le tecnologie messi in campo fino ad oggi dalla ricerca “green” hanno portato alla nascita di un circolo virtuoso tecnico-scientifico con almeno altri due importanti progetti regionali già avviati: Savia e NanoCatGeo e attraverso il coinvolgimento di aziende toscane. Prima fra tutte la Piaggio di Pontedera: sulla base del Piaggio Porter sarà elaborato infatti da settembre un prototipo di furgoncino interamente alimentato a idrogeno.

I processi di trasferimento tecnologico sul territorio puntano inoltre a generare tutta una serie di nuove attività nell’area regionale nell’ambito della filiera dell’idrogeno: dalla componentistica, alla produzione, lo stoccaggio e infine la distribuzione dell’energia necessaria per la funzionalità del sistema. Il motore è in fase di testing, mentre un primo prototipo potrebbe essere sperimentato già dall’autunno.

FacebookTwitterEmailWhatsAppLinkedInTelegram
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments