Università di Bristol: "Con l'urina si potrà ricaricare lo smartphone"
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Ricaricare lo smartphone con la pipì. Lo spunto arriva da alcuni ricercatori dell’Università di Bristol

da | Lug 2013 | News | 1 commento

Grazie a un esperimento condotto da un gruppo di ricercatori britannici dell’Università di Bristol, tra non molto la batteria dello smartphone – così come quella di tutti gli innumerevoli dispositivi elettronici che è possibile trovare oggi sul mercato e nelle case – potrà essere ricaricata tramite la nostra urina. La scoperta, resa nota sulla rivista della Royal Society of Chemistry Physical Chemistry Chemical Physics, potrebbe aprire nuovi orizzonti nell’incessante ricerca di fonti energetiche alternative.

L’esperimento britannico è consistito, più precisamente, nella creazione di una cella a combustibile che utilizza i batteri per generare elettricità a partire dalla pipì. Questi batteri, cresciuti su anodi di fibre di carbonio e posizionati in cilindri di ceramica, scompongono le sostanze chimiche dell’urina fatta passare attraverso i cilindri e creano una piccola quantità di carica elettrica, che viene immagazzinata in un condensatore. In questa maniera si sviluppa l’energia necessaria per ricaricare uno smartphone, e non solo.

Utilizzare la pipì per ricaricare i dispositivi elettronici appare come una trovata davvero geniale, oltre che bizzarra, non esente da grandi vantaggi: “La bellezza di questa fonte di energia – dichiara Ioannis Ieropoulos, uno degli autori della ricerca condotta dal team di studiosi dell’Università di Bristol – è che non ci affidiamo alla natura erratica del vento o del sole; stiamo di fatto riutilizzando uno scarto per creare energia. Un prodotto del quale si può essere sicuri di una fornitura infinita è la nostra stessa urina“.

Grazie a questa nuova fonte energetica (così abbandonante e illimitata), ricaricare lo smartphone diventerebbe a costo zero. Il sistema va ancora perfezionato, ma i presupposti sembrano essere già abbastanza buoni. Attualmente, la cella a combustibile ha la dimensione di una batteria per auto, inoltre l’energia sviluppata è ancora esigua. L’obiettivo è realizzare ora una cella molto più piccola, in grado di fornire a un telefono o altri tipi di dispositivi elettronici una ricarica completa.

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Gualtiero
Gualtiero
10 anni fa

L’idea mi sembra geniale anche se un po disgustosa…e già mi preoccupo : già è difficile per gli uomini centrare in pieno il water…come prenderemo la mira per le minute fessure di una batteria ?
Ma si è saputo che in un’altra università australiana dotti sono al lavoro pe realizzare un micro cannone a microonde che passando per un apposito contenitore,non si comprende quale e come,precedentemente riempito con urina la rende sufficentemente viscosa come l’olio di oliva per permettere i travasi senza perdite o peggio schizzi in situazioni come quella di dover caricare all’occorrenza il cellulare dell’amico. Ragazzi questo è il futuro.