Le residenze universitarie: chi ne ha diritto e come si accede
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Le residenze universitarie: chi ne ha diritto e come si accede

da | Gen 2015 | Città universitarie | 0 commenti

Una buona soluzione per chi si iscrive all’università in una città diversa dalla propria e vuole un alloggio a prezzi contenuti è quella di una camera in una delle residenze universitarie presenti in loco. Nati per venire incontro agli studenti meno abbienti in una delle spese più onerose che la vita fuori sede comporta, gli studentati non sono aperti a tutti e per riuscire ad avere un posto occorre possedere determinati requisiti e seguire specifiche procedure.

Il primo passo per sapere se si può aspirare a una stanza in una delle residenze universitarie della città in cui si è deciso di frequentare l’università è informarsi presso il locale Ente regionale per il Diritto allo Studio, che ogni anno emana il bando per l’accesso alle strutture ricettive per universitari. Attenzione, però! Il bando scade in estate: non dimenticate di leggere bene il termine di presentazione della domanda, e di preparare tutti i documenti in tempo!

Ma chi può accedere alle residenze universitarie? Necessari per l’ammissione in graduatoria per gli alloggi e le residenze universitarie sono:

requisiti di merito:

  • per chi si iscrive per la prima volta a un corso di laurea triennale o a ciclo unico, una votazione minima (70/centesimi) al diploma; per chi si iscrive a una laurea magistrale, a una scuola di specializzazione o a un corso di dottorato di ricerca, aver ottenuto il titolo necessario;
  • per chi si iscrive ad anni successivi al primo, vige l’obbligo di aver acquisito un numero minimo di crediti formativi per ottenere (o mantenere) il posto negli alloggi e nelle residenze universitarie, fatto salvo un “bonus” in differenza di crediti che si può usare una sola volta nella propria carriera.

requisiti di reddito:

  • vi è una soglia massima di situazione patrimoniale equivalente (ISPE) e situazione economica equivalente (ISEE) della famiglia di appartenenza per essere ammessi nella graduatoria per l’accesso alle residenze universitarie. Questa soglia coincide con quella per le borse di studio, ed è esplicitata ogni anno sul bando.

Un ultimo suggerimento. Spesso le graduatorie vengono pubblicate tardi e l’assegnazione dei posti avviene a corsi in università già avviati. Perciò è utilissimo, in attesa di sapere se si riuscirà ad accedere a un alloggio in una delle residenze universitarie della città, trovare una soluzione alternativa almeno per un po’.

Infine, esistono in varie sedi universitarie prestigiosi collegi di merito regolarmente riconosciuti dal MIUR, che affiancano all’alloggio un completamento della formazione accademica. A questi si accede tramite un concorso che prevede una prova scritta e una orale, e per gli studenti particolarmente meritevoli sono previste borse di studio. Se l’idea vi stuzzica, perché non provare?

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