Si unisce alle proteste degli studenti in diversi parti d’Europa anche il dissenso della Grecia per l’annunciata riforma dell’istruzione. Si sono infatti placate solo ieri le proteste degli studenti che, a partire da Atene per poi propagarsi in tutto il Paese, hanno sfilato per le strade contro le misure di austerity varate dal Governo e la riforma annunciata per i prossimi mesi. Gli studenti temono infatti che questo si traduca in tagli per l’istruzione universitaria e un aumento delle tasse.
Nella sua fase più concitata, la protesta ha visto scontrarsi con la polizia anti-sommossa greca, che ha utilizzato diverse tecniche tra cui gas lacrimogeni per disperdere centinaia di manifestanti nei pressi del Palazzo del Parlamento e di altri palazzi del potere, uno scontro che ha condotto all’arresto di circa 3 studenti.
Il corteo e la folla di studenti si sarebbe inoltre diretta verso l’Ambasciata inglese, per mettere in atto un forte gesto di solidarietà per gli studenti inglesi, che protestano in questi giorni spinti da motivazioni analoghe, ovvero taglio dei finanziamenti e vertiginoso aumento delle rette universitarie.
Si tratta della terza ondata di proteste in queste ultime settimane da quando il Ministero dell’istruzione ha iniziato a discutere la riforma, e anche diverse associazioni di lavoratori hanno annunciato uno sciopero generale, che verrà anticipato da un altro sit-in degli studenti previsto per lunedì. Intanto resta occupata la maggior parte degli edifici universitari in tutto il Paese.
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