Alla Panjab University si protesta per il costo del cibo
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India, alla Panjab University gli studenti protestano contro il rincaro di pasti e alloggi

da | Gen 2012 | News | 0 commenti

La questione dell’aumento continuo dei costi di alloggio e mensa alla Panjab University di Chandigarh, in India, continua a creare agitazione tra le confraternite di studenti che hanno inscenato nel corso della settimana l’ennesima protesta.
Circa 50 studenti hanno inscenato un dharna all’interno del campus per circa quattro ore. Questa forma di rivendicazione prevede che si presidi la porta dell’interlocutore per ottenere giustizia rispetto a una determinata rivendicazione. Il rappresentante della National Students Union of India, Sunny Mehta, ha avvertito le autorità che la protesta continuerà fin a quando i costi di alloggi e pasti non verranno abbassati.

Gli studenti che vivono nelle residenze universitarie hanno denunciato di dover pagare un surplus per ogni pasto tranne che per il piatto fisso composto da fagioli, cipolle e insalata: “Per non essere derubati dovremmo mangiare tutti i giorni lo stesso piatto”, hanno lamentato.
L’università, che è una delle più antiche dell’India, aveva annunciato di aver deciso l’aumento del 10 per cento del costo delle residenze universitarie e delle mense. Da allora, le organizzazioni studentesche hanno protestato sulla questione chiedendo un passo indietro all’ateneo. Gli studenti che protestavano martedì hanno suggerito alle autorità di ridurre gli affitti spropositati dei negozi presso il Centro Studenti in modo da ridurre i prezzi degli alimenti.
“Alla fine i proprietari dei negozi sono costretti a pesare sulle spalle degli studenti con prezzi esorbitanti per essere in grado di pagare gli altissimi affitti degli immobili alle autorità pubbliche”, ha aggiunto Mehta. Gli studenti in agitazione hanno aggiunto che l’università ha ricevuto fondi ingenti dal governo dell’India, una parte dei quali potrebbe essere utilizzata per finanziare i costi di mense e residenze.
Ma non tutti gli studenti sono dalla parte dell’Unione: “I leader degli studenti approfittano semplicemente della situazione. Gli stessi studenti che hanno firmato la lettera per aumentare i prezzi dei pasti in passato sono quelli che oggi protestano! Altri ancora, che hanno partecipato alle mobilitazioni, non avevano mai sollevato la questione delle spese extra prima d’ora”, ha raccontato Sidharth, uno studente della Scuola di Scienze della comunicazione.

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