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Studenti e insegnanti in piazza: manifestazioni e scioperi contro i tagli del Governo all’istruzione

da | Ott 2012 | News | 0 commenti

Un 12 ottobre caldo per le manifestazioni del mondo della scuola: studenti medi e universitari e insegnanti proclameranno la propria opposizione alle politiche del Governo con cortei e scioperi. Sono più di 70 gli eventi di protesta previsti in tutta Italia contro la politica finanziaria del Governo per l’istruzione, la configurazione dell’offerta formativa, la disoccupazione, il diritto allo studio, lo stato degli edifici scolastici e altre questioni scottanti per la scuola odierna.
La giornata di protesta si è aperta a Roma con un blitz degli studenti davanti alla sede del Parlamento Europeo, per denunciare il fatto che i tagli alla scuola siano spesso motivati con riferimento alla situazione finanziaria dell’Unione Europea, senza che si consideri che invece è l’Europa stessa a chiedere che il sistema dell’istruzione sia salvaguardato e potenziato.
 
Anche gli insegnanti protestano, sotto la bandiera della Flc Cgil, contro i tagli al sistema scolastico, i concorsi indetti dal Ministero, la richiesta di lavorare più ore a fronte di una retribuzione che è ritenuta inadeguata e il precariato, non certo migliorat0 dall’attuale normativa pensionistica. Una gestione della scuola che abbatte la motivazione di chi ci lavora e penalizza l’offerta formativa.
Il mondo dell’università aderisce invece alla protesta per manifestare su tre fronti principali:

  • il diritto allo studio, minacciato dall’aumento continuo delle tasse, dalla decurtazione dei fondi per borse di studio e agevolazioni e dal numero chiuso;
  • la qualità dell’offerta formativa, che non può essere garantita se il Governo sceglie di tagliare i finanziamenti all’istruzione attualmente presenti;
  • la disoccupazione: la laurea è un titolo sempre meno utile per entrare nel mondo del lavoro e richiederebbe perciò un’adeguata valorizzazione da parte del Governo, spesso purtroppo disattesa.

I temi caldi sono quindi molti e coprono il mondo dell’istruzione, universitario e non, a tutto tondo. Si teme che la protesta possa sfociare negli scontri già registrati nel corso della manifestazione del 5 ottobre; tuttavia, gli studenti hanno dichiarato che si tratterà di una protesta pacifica. “Il nostro problema  –  ha infatti affermato l’Unione degli studenti, a proposito dei cortei romani previsti per oggi –  non è scontrarci con la polizia ma avere risposte politiche a problemi sociali”. Gli eventi possono essere seguiti su Twitter tramite gli hashtag #12ottobre e #mobstud.

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