Professori universitari, l'età per la pensione scende a 68 anni
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Per i docenti universitari la pensione arriverà a 68 anni. Giannini: “Compromesso per salvaguardare la didattica”

da | Ago 2014 | News | 1 commento

Dopo vari tira e molla è arrivata finalmente la decisione definitiva del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR): per i professori universitari la pensione arriverà a 68 anni. Si abbassa così di due anni il limite attualmente vigente. Una soluzione soddisfacente, perché “viene incontro alle specificità del settore, tutela la continuità della didattica e apre all’assunzione di nuove leve e alla stabilizzazione dei ricercatori”, come si legge nel comunicato stampa con cui il ministero informa della modifica.

Quello contenuto nel decreto sulla Pubblica Amministrazione è il terzo abbassamento dell’età della pensione per i nostri professori universitari in sei anni. Nel 2008 fu l’allora ministro Fabio Mussi a portare l’età pensionabile da 75 a 72 anni, poi abbassati a 70 dalla Gelmini – decisione, però, poi bocciata dalla Consulta. Ora è il turno del ministro Giannini, che fissa il lime a 68 anni.

L’età di pensionamento dei nostri professori rimane più alta della media d’Europa, che si ferma a 65-67 anni. Con la possibilità, per gli accademici più brillanti per quanto riguarda a ricerca e pubblicazioni e che ottengono finanziamenti importanti, di continuare la propria attività anche oltre, versando all’università per cui lavorano una quota dei fondi ricevuti. Insomma: la soglia della pensione si stabilisce in base al merito.

Un divario, quello tra il nostro Paese e gli altri Stati europei, che il ministro dell’Istruzione spiega così: “Prevedere il pensionamento dei professori universitari a partire dai 65 anni avrebbe creato difficoltà alla didattica vista l’età media elevata del corpo docenti accademico. L’innalzamento a 68 anni tutela la continuità dei corsi di studio e, dunque, l’interesse degli studenti. Abbiamo inoltre previsto che le risorse che si liberano al momento del pensionamento dei professori siano vincolate all’assunzione di nuovi docenti e di giovani ricercatori in vista della stabilizzazione. Ci preme sottolineare che la più importante specificità del mondo della ricerca riguarda il creare conoscenza e che in tutto il mondo questa creatività spesso persiste a lungo”.

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Paolo Ventura
Paolo Ventura
9 anni fa

Negli Stati Uniti non esiste un limite di pensione per i professori universitari. In Germania si aumenta il limite pensionabile a 76 anni. Nel provvedimento in gestazione c’è un solo scopo: diminuire il deficit del settore dell’università scaricandolo sul l’inps. E con le risorse liberate dalla partenza dei vecchi, reclutare dei giovani, con qualche messo anno di ritardo. Per il resto nessun piano. Solo formulette aritmetiche che premiano gli atenei cosiddetti virtuosi (con bilanci meno deficitari) sono destinate a regolare il futuro dell’istruzione superiore in Italia