Carne e formaggi aumentano il rischio di cancro negli over 50
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Dopo i cinquant’anni carne e formaggi pericolosi come il fumo: aumentano il rischio di ammalarsi di cancro

da | Mar 2014 | News | 0 commenti

Se dopo i cinquant’anni ci si vuole mettere al riparo dal rischio di ammalarsi di cancro, sarebbe opportuno bandire dalla tavola carne e formaggi. Secondo uno studio condotto dall’italiano Valter Longo dell’Università di Davis in California, infatti, un eccesso di proteine animali quadruplica – proprio come il fumo – il rischio di morte per questa malattia e quasi raddoppia quello per tutte le altre cause. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Cell Metabolism.

A tale conclusione si è giunti, monitorando per oltre diciotto anni più di seimila over 50. Nel dettaglio, il gruppo degli esaminati è stato suddiviso in tre categorie – ovvero a basso, medio e alto consumo proteico – sulla base della percentuale di calorie derivanti da carne e formaggi sul totale di quelle assunte con i pasti giornalieri. Si è visto così che chi adotta una dieta eccessivamente ricca di proteine animali ha un rischio di morte dovuta a cause diverse del 74 per cento più alto rispetto a chi rinuncia a questi due tipi di alimenti. Il rischio di morire per cancro è, invece, del 353 per cento in più.

L’aumento di rischio di ammalarsi di cancro o di altro nelle persone di mezza età è dovuto al fatto che le proteine animali aumentano un fattore di crescita, chiamato IFG-1, legato a molte malattie. È per questo motivo che una dieta ad alto contenuto proteico, dove si prende dalle proteine il 20 per cento dell’introito calorico giornaliero, risulta essere molto più pericolosa di una a basso contenuto proteico, in cui meno del 10 per cento delle calorie giornaliere sono assunte da queste sostanze. Per fare un esempio – secondo Longo – “il consumo ideale in proteine per una persona di 60 chili sarebbe di 100 g di salmone e 200 g di ceci al giorno. Carne e formaggio – spiega lo studioso – sono sostituiti da pesce e legumi, fonti di proteine più salutari”.

Lo studio – condotto in California in collaborazione con alcuni ricercatori delle Università di Palermo, Napoli, Brescia e della Calabria – dimostra “che non c’è una sola ricetta da seguire per tutta la vita”. Ma una dieta come quella mediterranea, ad esempio, è consigliabile a tutti, non solo agli over 50. D’altra parte, che un regime alimentare povero di carne e formaggi possa giovare alla nostra salute, ci viene testimoniato dai centenari di alcuni paesini del Sud Italia, “persone che hanno mantenuto diete povere di proteine quasi tutta la vita. Insomma, dobbiamo tornare – conclude Longo – alla dieta dei nonni”.

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