Nuovo ISEE penalizza le borse di studio: sono incluse tra i redditi
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Gli studenti lanciano l’allarme: “Il nuovo ISEE penalizza le borse di studio, inculdendole tra i redditi”

da | Mar 2015 | News | 0 commenti

La fascia di contribuzione aumenta perché si riceve la borsa di studio. Sembra un paradosso, ma è quello che accadrà a causa dell’introduzione del nuovo ISEE. L’allarme arriva dagli studenti, che si scagliano contro il sistema di calcolo dell’Indicatore della situazione economica equivalente per l’università (ISEEU) entrato in vigore dal 1° gennaio 2015, che include le borse di studio tra i redditi.

Secondo gli studenti, i nuovi parametri per il calcolo dell’ISEE faranno sembrare più ricchi coloro che in realtà non lo sono e proprio per questo ricevono la borsa di studio. Il nuovo ISEE è stato introdotto per garantire maggiore trasparenza e le associazioni studentesche sono d’accordo sul condurre una battaglia senza quartiere contro chi cerca di imbrogliare e ricevere benefici che non gli spetterebbero,  tuttavia c’è il timore che “con una giusta riforma si stia cercando di tagliare la spesa pubblica facendo pagare i più svantaggiati”, spiega Alberto Campailla, portavoce di Link – Coordinamento universitario.

Quello che accade esattamente con il nuovo ISEE è che la borsa di studio viene inclusa tra i redditi e, sebbene non venga considerata per l’ottenimento dello stesso beneficio l’anno successivo, essa incide comunque sulla determinazione della fascia di contribuzione per quanto riguarda le tasse universitarie. Su questo punto le associazioni studentesche stanno cercando di aprire un dialogo con  gli atenei, per ottenere una revisione delle aliquote.

L’inclusione delle borse di studio tra i redditi prevista dal nuovo ISEE rischia di incidere anche sulle agevolazioni ottenute dal nucleo familiare nel suo complesso, con la possibilità che la famiglia perda il diritto ad altre agevolazioni, come lo sconto sulle bollette. Un altro punto contestato dagli studenti è la modifica riguardante il reddito percepito dai fratelli. Prima era calcolato al 50 per cento, con il nuovo ISEE, invece, è conteggiato interamente. Per evitare questi rischi o per lo meno per mitigare la confusione che si sta scatenando, sottolineando le associazioni, il ministero del Lavoro avrebbe dovuto fare una sperimentazione preliminare, per valutare i reali impatti della riforma.

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