Celle solari più efficienti con musica rock e pop: lo dice uno studio
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La musica rock e pop rende più efficienti le celle solari: la scoperta di due università londinesi

da | Nov 2013 | News | 0 commenti

Un esperimento condotto da alcuni studiosi delle università londinesi Queen Mary e Imperial College ha dimostrato che le vibrazioni prodotte dalla musica pop e rock rendono le celle solari più efficienti addirittura fino al 40 per cento. Una scoperta, quella dei ricercatori inglesi, che potrebbe avere importanti sviluppi nella produzione di nuovi dispositivi low cost da installare in auto, abbattendo gli attuali costi. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Advanced Materials.

All’inizio dell’esperimento, gli studiosi inglesi non erano così ottimisti riguardo alla possibilità che le celle solari potessero diventare più efficienti mediante le onde sonore: “Pensavamo – spiega James Durrant, uno dei responsabili della ricerca – che le onde sonore, che producono delle fluttuazioni casuali, si sarebbero annullate a vicenda e che quindi non avrebbero apportato nessun effetto significativo alla potenza complessiva in uscita dalla cella fotovoltaica”. Invece, analizzando la combinazione delle proprietà fotovoltaiche dei nanotubi realizzati con ossido di zinco con quelle di un sottile ‘foglio’ piezoelettrico (ossia in un materiale in grado di trasformare la pressione che subisce in corrente elettrica), si è scoperto il contrario.

Nel dettaglio, lo studio inglese ha evidenziato che sono soprattutto alcuni suoni a produrre importanti effetti, aumentando il rendimento delle tradizionali celle solari fino al 40 per cento, ovvero i suoni musicali, in particolar modo quelli prodotti dalla musica rock e pop. “Invece dei suoni piatti – aggiunge Durrant – abbiamo provato con la musica e questo ci ha aiutato a provare gli effetti delle varie frequenze”. E, provando la musica pop al posto della classica, si è potuto osservare che le celle solari rispondono meglio ai suoni più acuti presenti nella prima. Stessi effetti si ricavano con le vibrazioni tipiche del rock.

I ricercatori londinesi hanno anche scoperto che a rendere più efficienti le tradizionali celle solari sono i suoni inferiori ai 75 decibel, l’equivalente di quelli prodotti dal traffico stradale o dai condizionatori. Da qui si potrebbe pensare di realizzare, in futuro, nuovi dispositivi da installare sulle auto, che siano capaci di sfruttare le vibrazioni acustiche prodotte dal traffico o dall’impianto di condizionamento. In questo modo si riuscirebbero a contenere enormemente i costi.

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