La marijuana danneggia la memoria a lungo termine
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La marijuana è pericolosa per i ricordi: le canne danneggiano la memoria a lungo termine

da | Mar 2015 | News | 0 commenti

Le canne e i ricordi sono nemici: fumata abitualmente la marijuana danneggia la memoria. Questo è ciò che sostengono alcuni ricercatori della Northwestern University (Illinois, USA), che rinforzano i pregiudizi nei confronti della cannabis proprio quando essa è divenuta legale (a scopo terapeutico o ricreativo) in diversi stati americani e, vist0 il volume d’affari che sta generando, sta iniziando ad attirare gli interessi anche delle grandi multinazionali del tabacco.

La scienza, invece, sembra raffreddare il proprio entusiasmo nei confronti della marijuana: dopo alcuni anni nei quali sembrava che la cannabis fosse la soluzione a molti problemi di salute, si iniziano ad affacciare studi che ne mettono in dubbio il valore terapeutico in alcune patologie neurodegenerative. E non è solo la sua eventuale inefficacia a far discutere, ma anche la possibilità che il suo consumo possa avere un effetto negativo sull’ippocampo, un’area del cervello che gioca un ruolo fondamentale per l’orientamento e i ricordi. Insomma, l’ipotesi che la mrijuana danneggi la memoria.

Lo studio della Northwestern University ha preso in esame un gruppo di ex-consumatori di cannabis, che da giovani avevano fumato almeno una canna al giorno per tre anni. I soggetti sono stati sottoposti a test cognitivi e risonanza magnetica e, dal confronto con analisi analoghe effettuate su un gruppo di individui che non avevano mai fatto uso di marijuana, è emerso che le performance cognitive dei primi erano inferiori del 20 per cento rispetto a quelle dei secondi, evidenziando in particolare delle difficoltà nel ricordare. Da qui la tesi che la marijuana danneggia la memoria, la quale si è meritata di comparire anche sulla rivista Hippocampus, che ha pubblicato lo studio.

E la situazione è anche peggiore tra i malati di schizofrenia: in questo caso i ricercatori hanno osservato tra i pazienti consumatori di cannabis una riduzione del 26 per cento delle performance cognitive rispetto a coloro che soffrono dello stesso disturbo ma non fanno uso di marijuana.

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