Nuovo laboratorio hi-tech a Lodi. Italia batte Germania e Irlanda
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Lodi preferita a Monaco e Dublino: dagli Usa più di un milione di euro per un nuovo laboratorio hi-tech

da | Set 2013 | News | 0 commenti

All’interno del Parco Tecnologico Padano, motore principale del cluster di innovazione di Lodi, sorgerà presto un nuovo laboratorio di ricerca hi-tech. L’azienda statunitense Flowmetric ha scelto, infatti, l’Italia – che è risultata più interessante perfino della rivale Germania – come sede per realizzare il proprio avamposto europeo. “La presenza a Lodi – dichiara il fondatore di Flowmetric, Renold Capocasale – ci consentirà di servire in maniera diretta i clienti europei come se fossero in prossimità della nostra sede centrale in Pennsylvania”.

La Flowmetric è una start-up nata tre anni fa negli Usa ed opera nel settore biomedicale, occupandosi dello sviluppo di strumenti di diagnosi attraverso l’uso della tecnologia della citometria a flusso. Il fatto che tale azienda abbia scelto il nostro Paese come sede della sua base europea costituisce per noi, come spiega il direttore generale del Parco Tecnologico Padano di Lodi, Gianluca Carenzo, “un caso di scuola, una storia di successo che dimostra come sia possibile attrarre qui in Italia nuovi investimenti: servono servizi e competenze, in modo da garantire a chi vuole insediarsi qui un pacchetto unico, in grado di superare anche l’assenza di incentivi”.

Il Parco Tecnologico Padano ha battuto la concorrenza di Monaco e Dublino, le altre opzioni valutate da Flowmetric. Il nuovo laboratorio hi-tech di Lodi, la cui costruzione è già in corso, verrà realizzato grazie a un investimento superiore al milione di euro. La sede diverrà operativa a partire dal prossimo anno e inizialmente darà lavoro a cinque persone, ma, come ha spiegato Carenzo, “se il mercato sarà ricettivo i numeri e le assunzioni potranno crescere di molto”.

La realizzazione del nuovo laboratorio hi-tech sarà un’occasione per acquisire know how e allargare le prospettive del Parco Tecnologico Padano. Nata grazie al contributo della Regione Lombardia e di altri enti locali, la struttura è essenzialmente un polo di ricerca. In essa operano, tra gli altri, anche il CNR, la Statale di Milano e l’Università Cattolica di Piacenza. Il parco ospita, inoltre, un incubatore di impresa che fa di Lodi uno dei principali cluster agro-biotecnologici europei, al cui interno operano attualmente quindici aziende, in più di un caso spin-off dell’Università di Milano.

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