Gran Bretagna minaccia sospensione Erasmus per studenti italiani
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Londra minaccia: “Valutiamo di sospendere l’Erasmus per l’Italia”. Inizia la guerra dei lettori?

da | Lug 2013 | News | 0 commenti

Una delle mete preferite dagli studenti italiani per l’Erasmus potrebbe diventare off limits. Questo è ciò che ha minacciato di fare il governo della Gran Bretagna, che starebbe valutando l’ipotesi di sospendere il progetto Erasmus per l’Italia come ritorsione per la vicenda del taglio degli stipendi dei lettori stranieri. La notizia è stata riportata sul sito The Italian Insider, che ha reso nota una dichiarazione fatta venerdì scorso dal ministro per l’Europa David Lidington durante un’interrogazione parlamentare.

Il casus belli è il taglio, a volte anche del 60 per cento, degli stipendi dei lettori stranieri – in maggioranza cittadini britannici – che lavorano nelle nostre università. Tale misura è sempre stata considerata discriminatoria non solo dal governo britannico, ma anche dall’Unione Europea, che per questo motivo ha richiamato più volte l’Italia. La vicenda adesso rischia di degenerare e a pagarne le conseguenze potrebbero essere gli studenti italiani, costretti a dire addio al sogno di un Erasmus in Gran Bretagna.

Le differenze (notevoli) di stipendio tra lettori stranieri e docenti risalgono al 1980, quando si stabilì la divisione degli insegnanti delle nostre università in professori ordinari, associati e ricercatori, e i lettori di lingua straniera furono considerati senza cattedra. I lettori si opposero fin da subito e nel 1989 una sentenza della Corte di Giustizia europea giudicò le leggi italiane in materia discriminatorie, anche perché all’epoca ai lettori stranieri non spettavano nemmeno assicurazione sanitaria o pensione.

Nel 1995 il governo italiano tentò di trovare una soluzione offrendo ai lettori un contratto a tempo indeterminato, modificando però il loro status da quello di insegnanti a quello di “collaboratori linguistici esperti”. Seguirono grandi polemiche e ricorsi, finché l’ennesima sentenza della Corte di Giustizia europea impose all’Italia anche di ricostruire la carriera di ognuno di loro a partire dal primo giorno del primo incarico.

Ma come si è arrivati ai tagli per i quali il governo britannico minaccia di sospendere il progetto Erasmus per gli studenti italiani? Nel 2010, quand’era ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, una legge ha ribadito che i lettori stranieri non sono parte del corpo docente, estinguendo così anche le varie cause in tribunale. Tale decisione ha fatto sì che in molti atenei i lettori stranieri venissero considerati non più alla stregua dei ricercatori, bensì parte del personale tecnico, cosa che ha permesso di ridurne notevolmente gli stipendi.

Finora, a causa del numero esiguo di lettori stranieri, non si è mai creato un vero e proprio polverone, ma i tempi stanno cambiando. L’ambasciata britannica e quella francese a quanto pare stanno tentando un dialogo con il ministro Carrozza, e i giornali inglesi stanno dando spazio alla vicenda, forti delle passate sentenze della Corte di Giustizia europea. L’Associazione dei lettori stranieri in Italia, intanto, fa sapere di essere pronta a far leva su tutti gli altri Paesi, per opporsi a simili discriminazioni. E se nulla di tutto questo avesse effetto, si potrebbe passare alle misure drastiche. Agli studenti italiani non resta che sperare che si giunga a una soluzione che eviti la sospensione del progetto Erasmus in Gran Bretagna.

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