Il Politecnico di Torino è il primo ateneo italiano a eleggere il nuovo rettore dopo l’ultima riforma dell’università: si tratta di Marco Gilli, che a 46 anni diventa il rettore più giovane dell’ateneo piemontese da 90 anni e va a prendere il posto di Francesco Profumo, ministro dell’Istruzione.
Gilli è docente di Elettrotecnica dal 2000 alla facoltà di Ingegneria, è stato visiting professor in varie università come l’Università della California, fellow all’Ieee (Insitute of electrical and electronics engineers), ha ricevuto vari riconoscimenti internazionali per le sue ricerche accademiche nelle aree dei circuiti, dei sistemi e delle reti non lineari.
Del Politecnico è stato prorettore negli ultimi due mandati e negli ultimi mesi si è occupato di fatto della gestione dell’ateneo andando a sopperire all’assenza di Profumo, fino a essere confermato ufficialmente come rettore al primo turno di votazioni. Il nuovo statuto stabilisce che il suo incarico durerà fino al 2018.
Appena eletto, Gilli ha dichiarato che nell’ambito di una prossima differenziazione del ruolo degli atenei, il Politecnico riuscirà a essere annoverato tra le migliori università tecniche d’Europa, per la capacità di offrire agli studenti un connubio di alta formazione e ricerca di qualità. Le linee di indirizzo del suo mandato si concentrano sul potenziamento della ricerca e del trasferimento tecnologico collaborativi e interdisciplinari; l’attenzione al diritto allo studio e la valorizzazione del talento con precise politiche premiali; infine la selezione rigida, per merito, degli studenti stranieri in ingresso e il consolidamento delle relazioni con le migliori università europee e del mondo.
Soddisfatto del sostegno unanime giunto dai suoi colleghi, Gilli ha richiesto esplicitamente nel suo programma l’impegno di tutti a potenziare o, se necessario, recuperare quel senso di identità che appartiene da sempre al Politecnico e ne è fondante: “La nostra comunità universitaria – ha detto il neorettore – è profondamente coesa e saprà raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti”.
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