Ministro Gelmini: al vaglio università telematiche italiane
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Giro di vite sulle Università telematiche del ministro Gelmini

da | Ott 2009 | News | 6 commenti

Gelmini università telematica

Gelmini università telematica

“Ci sono criticità molto rilevanti”. È con queste parole che il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini passa al setaccio la realtà delle università telematiche, i cui regolamenti sono stati istituiti dalla Finanziaria 2003 e mai varati.

Il ministro Gelmini vuole chiudere in breve tempo questa partita: “A un primo esame della situazione sulla base di dati già disponibili – spiega Gelmini – non posso fare a meno di rilevare alcune criticità molto rilevanti. Mi attendo spiegazioni dettagliate e proposte di soluzione, per evitare che degenerino in una vera e propria patologia generalizzata”.

Pur essendo infatti gli atenei telematici, a detta dello stesso ministro, “una risorsa particolarmente utile per gli studenti lavoratori o fuori sede” è necessaria in ogni modo una garanzia di “formazione di qualità”.

Il rischio infatti per Gelmini è che la scelta di un’università telematica appaia come una “facile scorciatoia”. Dati alla mano infatti ci sono, per Gelmini, diverse incongruenze:

In tre anni accademici il numero degli iscritti alle università telematiche è aumentato del 900% e ad aumentare sono soprattutto gli studenti degli anni successivi al primo.

Perchè? Una delle strade per ottenere crediti negli atenei telematici è quella di avvalersi delle convenzioni tra università e ordini professionali, enti e organizzazioni sindacali che permettono agli iscritti di evitare un certo numero di esami secondo la logica di «Laureare l’esperienza».

Opportunità prevista nel dm 509/99 sull’autonomia didattica degli atenei della quale si avvalgono il 56,7%, degli studenti di atenei telematici e che di fatto attesta conoscenze e abilità professionali certificate.

Un altro elemento di criticità, evidenziato dal Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (Cnsvu) è quello che gli 11 atenei italiani sono senza specializzazione. Così come i docenti, non di ruolo e senza curriculum.

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Elio
Elio
14 anni fa

oncordo l’aspetto relativo all’attribuzione de crediti formativi soprattutto relativamente a materie di base fondamentali nel primo anno di studi (es. matematica ad ingegneria), non dimenticando che anche le università statali fecero in passato accordi con categorie di lavoratori attribuendogli crediti a go go.
In qualità di studente vorrei precisare che le lauree in università “telematiche” non sono affatto regalate, anzi, la difficoltà è elevata prpprio perchè non frequentando bisogna prepararsi in autonomia. Queste “grida manzoniane” ci sono solo in Italia dove andrà a finire che i lavoratori non riusciranno più laurearsi e i ragazzini studieranno in atenei pubblici che manterranno il loro grado di difficoltà diversamente da quelli privati ormai costretti a sottostare a deliranti decreti proposti da una ministra che scelse di fare l’esame di abilitazione al sud.
Grazie Mariastella!

marco
marco
14 anni fa

io sono reduce da una prima esperienza presso l’università degli studi di pisa dove le lezioni si facevano in un cinema insieme ad altre 200 persone, quindi il rapporto col docente era come quello con sharon stone, poi causa impegni di lavoro (fortunatamente!!!) sono dovuto passare ad una facolà on line (nel mio caso unimarconi) e devo dire che sono soddisfattissimo sia della qualità che della modalità in cui avviene la fruizione dei servizi.
non nascondo che al momento dell’iscrizione le perplessità ed i dubbi erano molti, ma come ho già detto ora sono molto felice della scelta.
mi fa molto arrabbiare il giudizio dato così senza alcun fondamento ne esperienza diretta da persone ignoranti (non in termini di conoscenze, ma di pensiero)che sostengono che l’ università telematica è facile e gli esami si possano superare senza troppi sforzi. io avevo già dato diversi esami a pisa, ho studiato per completamento di corsi a parma ed a bari e assicuro che il livello di preparazione necessario per sostenere un esame è il solito.
ricordo poi tutti gli scandali di matrice sessuale degli ultimi anni in delle blasonate università dove per passare un esame la preparazione era l’ultima cosa che i professoroni guardavano….questo per dire che il marcio può essere ovunque non dipende certo dal fatto se una università sia on line o no, dipende dalla qualità delle persone che ci lavorano.
si critica le università che accorciano il percorso di studio mediante il riconoscimento di crediti derivanti dall’ attività professionale, ma questa non è mica prerogativa delle università on line! ricordo che l’università di pisa facoltà di medicina corso di laurea in tecnico per la prevenzione nei luoghi di lavoro per esempio accorcia notevolmente il percorso di studio a chi già svolge questa professione come ai tecnici dell’ ASL. L’università di siena ha un corso di psicologia criminale dove i poliziotti hanno un sacco di crediti in ingresso quindi…. attenzione a bruciare la strega di turno!!
se ci sono università che fanno le “furbe” con esami non all’ altezza di quella che si ritiene “preparazione universitaria” occorre punire quelle, fisiche o on line che siano senza fare come al solito di tutta l’erba un fascio.
vorrei ricordare per concludere il vantaggio che queste università on line rappresentano per tutte le persone portatrici di handicap con difficoltà di spostamento, o tutti coloro che vivono in posti mal collegti alla città universitaria e non possono permettersi l’appartamento pagato dal papi.

ciao a tutti!!!!
marco

sapere aude

rosa
rosa
14 anni fa

sono laureata in giurisprudenza all’università di torino ho lavorato e studiato nulla mi è stato regalato, purtroppo la realtà di alcune università telematiche è disastrosa gli esami si passano con estrema facilità e con votoni certo sono pochi coloro i quali prendendo una laurea di questo genere ammettano di non aver sudato ad ogni esame.
Certo non si può fare di tutta l erba un fascio .
ma molte di queste università sono scorciatoie per coloro che lavorano e che hanno bisogno della laurea per passare di livello ma questo va comunque a discapito di coloro che a pari condizioni hanno studiato e patito ad ogni esame lo stress del confronto.non è possibile che una laurea triennale venga conseguita in 9 mesi massimo un anno alla faccia di coloro che comunque la devono conseguire nei 3.
Si
deve dare un giro di vite a questo per onorare coloro che hanno voglia di studiare e per i genitori di quei ragazzi che si spaccano la schiena per mandarli all’università.
Almeno riconosciamo un valore giuridico diverso a questo tipo di lauree.
fortunatamente per diventare medici non sono ancora previste lauree on line pensate che bello farsi curare da chi non ha mai neanche visto una corsia.

marco
marco
14 anni fa

Non credo sia molto pertinente l’ osservazione finale…
Per laurearsi in giurisprudenza non credo sia fondamentale vedere un tribunale, sbaglio?
E’ ovvio che nei corsi dove è prevista una componente di “laboratorio” questa debba essere effettuata in modalità frontale e quindi alle lezioni on line si unirà una componente effettuata in presenza.
E’ anche vero che non è detto che lo strumento delle lauree on line debba funzionare per tutte le discipline.

Ribadisco che le cose devono essere fatte bene da persone competenti non è certo il metodo di fruizione delle lezioni a fare la differenza di qualità tra atenei, a tal propossito ricordo che il politecnico di milano ha corsi di ing. informatica completamente on line, qualcuno dirà che non sono ingegneri validi??
le lauree on line sono una realtà in tutto il mondo e solo in italia si assiste a questa sterile diatriba che criminalizza lo strumento informatico anzichè eventuali persone ed istituti che compiono truffe i quali non sono certo prerogativa degli atenei on line.
ciao

Sara
Sara
12 anni fa

Una informazione ragazzi, Sto per iscrivermi a psicologia presso ecampus e dopo aver fatto la triennale posso iscrivermi ad una università pubblica per fare la specialistica o devo necessariamente essere vincolata all’ecampus? Grazie a chi vorrà rispondermi.
ciao

Anonimo
Anonimo
11 anni fa

Rispondo a Rosa anche se con tre anni di distanza… no, non ci sono università telematiche per laurearsi in medicina… ma ti assicuro che con la telematica molti medici salvano moltissime vite umane.