Fuori sede, dal 2014 oltre all'affitto si pagherà anche la Service Tax
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Cattive notizie per i fuori sede: dal 2014 sulle spese di affitto peserà anche la Service Tax. Associazioni studentesche sul piede di guerra

da | Set 2013 | News | 0 commenti

Come se non bastassero le spese che devono sostenere tra tasse universitarie, libri e affitto, dal 2014 a gravare sulle tasche degli studenti fuori sede dovrebbe arrivare anche la Service Tax. La nuova imposta sulla casa – che sostituirà l’IMU e riunirà in un unico tributo la tassa sugli immobili, quella sui rifiuti e quelle su altri servizi quali l’illuminazione pubblica – peserà in parte sulla proprietà e in parte sugli inquilini, andando ad incidere pesantemente sulle spese degli universitari che decidono di andare a studiare lontano dal proprio comune di residenza.

Le proteste delle associazioni studentesche non si sono fatte attendere: la Rete della Conoscenza e l’Unione degli universitari (Udu), non hanno esitato a esprimere il loro malcontento, sottolineando che l’introduzione della Service Tax colpirà duramente decine di migliaia di studenti e incentiverà la diffusione di escamotage per eludere l’imposta.

L’appello è al governo e ai comuni perché agiscano tempestivamente facendo marcia indietro, o almeno ripensando la Service Tax per tutelare gli studenti. Altrimenti, la Rete della Conoscenza prevede che “moltissimi studenti e studentesse saranno spinti ad accettare affitti in nero per non risultare occupanti di uno stabile, aumentando l’illegalità e riducendo l’esigibilità dei diritti degli inquilini”, anche perché gli universitari fuori sede sono già schiacciati “da affitti e spese che, in molte città sono diventati esorbitanti“.

Anche l’Udu chiede un confronto immediato con il governo Letta. E dichiara l’operazione IMU-Service Tax “del tutto inaccettabile: una gravissima ingiustizia sociale, resa ancora più forte in un momento di crisi come questo”. L’Udu vede la nuova tassa come un ulteriore attacco al diritto allo studio, già abbondantemente limitato dal fatto che in Italia solo il 2 per cento degli studenti fuori sede riesca ad usufruire di un alloggio convenzionato, e annuncia mobilitazioni di piazza.

L’appuntamento è fissato per l’11 Ottobre prossimo, giornata nella quale la protesta contro la Service Tax per tutelare i diritti dei fuori sede si unirà a quella degli allievi delle scuole superiori, chiamati a raccolta dall’Unione degli studenti (Uds) per chiedere al governo un rifinanziamento dell’istruzione.

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