Codacons a Giannini: "Stop al test di Medicina o pioggia ricorsi"
allenati con i nostri test di ammissione e orientamento gratuiti

test di ammissione
facoltà a numero chiuso

test attitudinale universitario
l’area di studio più adatta a te

test orientamento facoltà
facoltà che fa per te

test di inglese
valuta il tuo livello

Il Codacons avverte il ministro Giannini: “Stop al test di Medicina dal 2015, o ricorsi per 350 milioni di euro”

da | Lug 2014 | News | 20 commenti

Il sistema del numero chiuso a Medicina è nella bufera più grande di sempre. Dopo la sentenza del TAR del Lazio con la ri-ammissione di tutti gli i 2mila candidati che col patrocinio degli avvocati dell’Udu avevano presentato ricorso per le irregolarità durante lo svolgimento del test all’Università di Bari, il Codacons avverte il ministro Giannini: stop al test di Medicina dal prossimo anno accademico, come promesso, o potrebbero partire ben 3.500 cause di risarcimento.

La sentenza del TAR del Lazio sui ricorsi presentati  dai candidati del test di Medicina all’Università di Bari ha suscitato, come prevedibile, reazioni ben diverse tra loro. E non si sono fatte attendere le perplessità dell’ateneo pugliese sul numero di matricole che dovrà ospitare, ora significativamente più alto dei posti messi a disposizione. Per Paolo Ivrea, preside della Scuola di Medicina, “sarà ingestibile. Mancano aule e docenti“.

Nessun commento è giunto ancora, invece, dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Intanto Udu e Codacons cantano vittoria per la decisione dei giudici, e avvertono: gli studenti ri-ammessi in sovrannumero potrebbero diventare ancor più dei 2mila del ricorso vincente. “Il Tar del Lazio ha ritenuto, accogliendo le nostre tesi, che l’intero concorso di ammissione a Medicina per l’anno accademico 2014-15 è illegittimo“, ha dichiarato il suo presidente del Codacons, Carlo Rienzi.

Non solo: la battaglia contro il sistema attuale del numero chiuso continua più decisa che mai. Il Codacons fa sapere che se il ministro dell’Università non manterrà l’impegno preso qualche mese fa, ovvero cancellare il test di Medicina dal 2015, sono pronte a partire più di 3.500 cause di risarcimento. Ognuna con una richiesta di danni di 10mila euro: per l’università italiana sarebbe un salasso da 350 milioni. La scadenza di luglio indicata da Stefania Giannini come termine entro cui avrebbe mandato in pensione il sistema di selezione attuale è ormai vicinissima e le associazioni non sono disposte a concedere proproghe: la titolare del ministero di Viale Trastevere e l’intero governo Renzi sono avvertiti.

FacebookTwitterEmailWhatsAppLinkedInTelegram
guest
20 Commenti
Vecchi
Nuovi Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
pino
pino
9 anni fa

qualora il ministro Giannini non annulla i test 2014 illegittimi, anche coloro che essendo in graduatoria ma che non hanno fatto ricorso, possono richiedere un risarcimento danni sulla base dell’istituto dell’affidamento.

ALBERTO
ALBERTO
9 anni fa

A questo punto che annulli i test di quest’anno. Stiamo rasentando il ridicolo. E che diamine!!!

Marco
Marco
9 anni fa

Sono uno studente di Medicina e Chirurgia. Il test è necessario ma deve essere modificato. Pensare di rendere Medicina aperta a tutti è una cosa da pazzi. La costituzione dice che i più meritevoli devo poter raggiungere i livelli più alti dell’istruzione. Non tutti, ma i più meritevoli. Quindi pensare di far laureare ogni anno 100 mila studenti (qualcuno dirà che c’è selezione, ma è sbagliato. Ora a medicina il 99.7% degli studenti si laurea; di questi il 60% in 6 anni, un 20/30% in 7/8 anni) o comunque la metà, cioè 50 mila è una follia!!! Quest anno – faticosamente – siamo riusciti ad ottenere 5000 contratti invece di 3500 ( a fronte di 10 mila concorrenti) e nei prossimi anni (se si considera chi è entrato con i ricorsi e il bonus ri-dato) andrà MOLTO PEGGIO. Gli studenti non lo sanno ma senza specializzazione in Italia non si può lavorare (tranne guardie mediche e turistiche e sostituzioni di MMG) nel pubblico e nemmeno nel privato. Il famoso medico di famiglia, una volta bastava essere laureati, oggi è uno specializzato ( 3 anni). Tra 4 anni ci saranno più di 30 mila laureati a concorrere per 4/5 mila posti (se va bene…) e nel tempo il divario aumenterà. Poi c’è la bufala che mancano i medici in Italia…in realtà sono troppi… mancano gli specializzati (che non si potranno formare per i motivi esposti sopra) e quindi in Italia (come già accade) saranno sempre di più gli specializzati “non italiani”. Perché non dite per una volta la verità??? Noi studenti stiamo già facendo corsi di lingua (inglese, francese,tedesco, svedese) perché più del 70% dei futuri medici italiani SARA’ COSTRETTA AD EMIGRARE per potersi specializzare!!! VERGOGNATEVI!!! Volete il sistema alla francese?!? Sappiate che gli esami sono solo scritti, corretti da enti esterni per evitare le raccomandazioni dei professori, si fanno due test (dopo 6 mesi e dopo 1 anno) e si può ripetere solo 2 volte. Poi a casa!!! Per me è il migliore, il problema è che lo si vuole adattare all’Italia…In Italia volete far contare il numero di esami e la media? E secondo voi chi farà tutti gli esami e avrà tutti 30 e lode? Voi o i figli dei baroni, dei politici e di chiunque possa far leva su un professore?!?! MEDITATE su quello che volete, vi aspetta una mega fregatura e dopo non serviranno ricorsi per cambiare le cose… anzi, per un’altro decreto che non ha a che fare con l’istruzione, non potrete fare più ricorsi.

Un professore indignato
Un professore indignato
9 anni fa

Sottoscrivo in pieno quanto precedentemente espresso da Marco. L’analisi risulta chiara, precisa ed effettivamente incarna ciò che io stesso penso.
È una vergogna, è un insulto alla meritocrazia, è l’apoteosi di ogni assurdità e la ratifica del l’annichilimento di ogni buon senso e razionalità.
“Entra a medicina anche tu, fai ricorso”, la richiesta a gran voce “Soppriamo il numero chiuso! Tutti ammessi, tutti in medicina” sono delle frasi tanto volgari e irrispettose da suscitare in me un forte ribrezzo e una forte indignazione. La professione del medico è la più nobile, la più complessa e la più prestigiosa e l’insegnamento di questa arte risulta essere caratterizzato da un valore di pari entità e non è ammissibile e non è tollerabile che si assista al deturpamento di tutto ciò da parte di individui furbi ed ignoranti che pur avendo conseguito possibilmente un misero punteggio di 10 o di 20 guadagnino per vie altre ed estranee rispetto a quella del MERITO questo privilegio da altri sudato e meritato. Spero che il ministero faccia appello e che questa decisione venga ribaltata al più presto cosicché i numeri (che sono necessari anche se molti non lo hanno ancora compreso o peggio non intendono farlo) e il valore del merito vengano garantiti e rispettati. Che i ricorsisti provino l’anno prossimo o cambino facoltà. In Medicina per loro non può esserci posto e spero che presto anche il tribunale amministrativo se ne avvera e ne prenda atto. po

Un professore indignato
Un professore indignato
9 anni fa

*se ne avveda.

Paola
Paola
9 anni fa

Caro “professore indignato”, peccato che lei non arrivi a considerare che al test hanno partecipato ragazzi più che meritevoli che hanno studiato con gran fatica per i test di ammissione nello stesso momento in cui i professori li sottoponevano a stremanti interrogazioni in vista della maturità: tra questi mio figlio che si è diplomato con 98/100 (non mi pare sia così “ignorante”). Le faccio notare, inoltre, che sono stati esclusi anche ragazzi “idonei” con punteggi di ben lunga superiori al 20! Molti di quelli che sono “passati”, caro “professore”, sono i veri “furbi…..” tra raccomandati e privilegiati per aver avuto sottobanco il test, affermazione suggellata da numerosi quotidiani e telegiornali. Si informi bene prima di parlare e soprattutto di giudicare!!

Un lettore riflessivo
Un lettore riflessivo
9 anni fa

Questo se ai test nessuno avesse copiato e tutti fossero entrati per merito. Cosa che non è.
Al contrario proprio i punteggi più alti sono sospetti.
E i plichi trafugati? Caro professore indignato….rifletta!

pino
pino
9 anni fa

Che il laureato in medicina oggi mi sembra un povero cristo lo si sa. Purtuttavia ad sidera per aspera: meglio fare il medico che il disoccupato con una laurea in filosofia/architettura etc.., anche se fosse estero. Ma il tema non era questo: perchè la ministra non ha annullato i test dopo l’8 aprile dicendo che a luglio sarebbe entrato un sistema alla francese? Perchè l’anno scorso la ministra Carrozza in consiglio dei ministri durante le prove test ha annullato il bonus maturità? Perchè il ministro Profumo il giorno prima di andar via emette il nuovo test con criteri bonus che vengono corretti dalla Carrozza? Perchè Prodi dichiara di voler riformare il Tar? Insomma gli studenti sono carne da macello da trattare …..a pesci in faccia?

Un professore indignato
Un professore indignato
9 anni fa

Cara signora Paola, mi pare oltremodo scorretto e irrispettoso riferifirsi a chi ha alle spalle tanti anni di studio ed esperienza e ha ormai maturato una conoscenza accurata e approfondita dell’università italiana attraverso l’uso delle virgolette. Questo è il problema principale dei nostri giorni, manca il rispetto della gerarchia, dei ruoli rivestiti, dell’autorità e, in conseguenza di ciò, è d’uso se non addirittura d’uopo “by-passare” i problemi, aggirare gli ostacoli e fare i furbi.
Non avete ancora compreso che non è sostenibile insegnare a duemila studenti! Come potrei? Come potrebbero i colleghi? Preferiso 400 studenti di cui 5 furbi (non giustifichiamo gli insuccessi gridando allo scandalo, assumiamoci le nostre responsabilità perché se è vero che vi sono state irregolarità, e su 64000 aspiranti è sì patologico de iure ma quasi fisiologico de facto che circa 100 abbiano fatto i furbi, d’altra parte ammettere 5000 studenti in più è una patologia incurabile e distruttiva). Lasciate dire a chi è competente cosa è giusto e cosa è meglio e basta alla sedicente “corretta e ortodossa” apertura degli atenei a numeri esorbitanti ed ingestibili.
Signora Paola, sono professore di seconda fascia da dieci anni, penso di essere molto più informato di lei e pertanto giudico perché sono legittimato a giudicare in ragione della mia esperienza e del fatto che un’eventuale apertura indiscriminata del primo anno comprometterebbe tutti indiscriminatamente, studenti e corpo docente.

Un professore indignato
Un professore indignato
9 anni fa

Cara Signora Paola, mi pare oltremodo scorretto e irrispettoso rivolgersi e riferirsi a chi ha alle spalle molti anni di studi ed esperienza e ha maturato una conoscenza accurata e approfondita dell’università italiana attraverso l’uso delle virgolette. In un concorso cui hanno preso parte 64000 studenti benché patologico de iure, è fisiologico de facto che un centinaio abbia “barato” ma questo non giustifica il fatto che tutti indiscriminatamente ricorrendo possano entrare. Le strutture non lo consentono e non è tollerabile che io debba insegnare a 1000 studenti in più nel mio ateneo di riferimento o peggio 4000 laddove (Dio ce ne liberi!) l’ingresso al primo anno dovesse essere liberalizzato (e la sola idea non mi fa dormire tranquillo). Sono professore di seconda fascia da dieci anni e pertanto sono informato e legittimato a giudicare ed esprimere le mie convinzioni molto più di lei. Il corpo docente intero e gli studenti sarebbero danneggiati dalla ratifica di questo ricorso e gli unici a trarne vantaggio sarebbero proprio i ricorrenti stessi.

Un professore indignato
Un professore indignato
9 anni fa

Mi chiedo se il sistema riesca a caricare i miei commenti. Spero possano rendere l’indignazione e lo sdegno per tutto ciò.

Paola
Paola
9 anni fa

Caro anonimo, può anche avere alle spalle anni di esperienza in ambito universitario, può anche ritenersi il docente più informato in materia di insegnamento e test d’ammissione, ma questo non le dà e non le darà mai il diritto di definire ignoranti dei ragazzi che per inseguire un loro sogno si sono cimentati, nonostante le molte difficoltà dell’anno scolastico, nella preparazione di un test impegnativo come quello di medicina.
Forse lei, con la sua albagia, con il suo orgoglio, non riuscirà mai a capire che questi ragazzi protestano non solo per la natura intrinseca del test (che richiede conoscenze talmente specifiche che possono essere acquisite solo nel corso degli anni universitari), ma in primis per la follia di aver stabilito il test l’8 aprile, in pieno anno scolastico!
Concludendo, non prenderò più in considerazione i commenti di chi crede che un insulso test possa stabilire l’idoneità di un ragazzo ad una determinata facoltà, mostrando così una mentalità chiusa che, non essendo coinvolta in prima persona nei problemi, non prende parte attiva nella risoluzione di essi. Infine, si ponga una domanda: e se lei non avesse potuto intraprendere il suo percorso universitario perché magari non sarebbe stato in grado di descrivere i gusti che compongono la “grattachecca della Sora Maria” (quesito del 2011), cosa avrebbe pensato?
Ave atque vale.

pino
pino
9 anni fa

Ritengo che i test di medicina dell’8 aprile siano stati fatti anticipatamente in modo utile e moderno: perchè da agli studenti fuori sede di trovarsi l’alloggio. Lo si sapeva un anno prima e qualora non fosse stato così per i test bisogna iniziare a prepararsi due anni prima del diploma.
Altresì si sapeva che il voto del diploma non valeva. Poi che gli studenti siano ignoranti e non preparati questo è vero ma non vuol dire che sono poco intelligenti, motivati etc..: non sanno la geografia o non sanno scrivere l’italiano. Le regole le si sapeva quindi bisognava adeguarsi, mostrando così capacità di organizzazione e intelligenza: nell’ambito militare ” non resiste sotto sforzo” vuol dire rischiare di essere espulso.Riguardo il numero chiuso è chiaro che esso è dovuto sia dal fabbisogno nazionale dei medici che dalle strutture, aule laboratori e professori.

ANTONELLA
ANTONELLA
9 anni fa

Sono assolutamente in accordo con la sig. Paola.E’ una vergogna quello che e’ successo l’ 8 aprile;sono anche io una mamma di una studentessa del V anno di liceo che non ha superato il test di ammissione ,che ha superato la maturita’ con 96/100 .Tutti hanno il diritto di inseguire i propri sogni!!!!Oltre che essere la mamma di una brava studentessa sono anche un medico che si e’ laureato in 5 anni e mezzo con il massimo dei voti con una specializzazione in pediatria adorata dai propri pazienti.Io non sarei mai riuscita a realizzare il mio sogno se fossi nata 30 anni dopo.Rifletta caro prof indignato la selezione ai miei tempi era naturale la facolta’ di medicina non e’ per tutti si selezionano strada facendo i piu’ meritevoli e motivati.Un appello anche al ministro affinche’ rispetti gli impegni presi.Chissa’ quanti potenziali bravi medici abbiamo perso in Italia in questi anni.

pino
pino
9 anni fa

Parlando di test io farei così: ammisione di coloro che hanno un buon voto di diploma almeno 90, ammissione di coloro che entrano in graduatoria con test simili all’8 aprile. Tutti andranno a formare il primo anno alla francese, con prove psico-attitudinali alla professione medica e con il superamento di tot esami.

studentessa
studentessa
9 anni fa

Secondo me non si dovrebbe nemmeno tener conto del voto di maturità. 5 anni di scuola non possono essere valutati attraverso quattro prove.

bruno
bruno
9 anni fa

sono un medico ospedaliero laureato in 6 anni nel 1984 in piena pletora della professione medica
al 1° anno eravamo circa 1000 ci siamo laureati in regola circa il 10%.
Mi sono specializzato in radiologia,non ho mai fatto un lavoro diverso dal radiologo,e sono entrato come assistente di ruolo in ospedale il mese dopo la fine della specializzazione e non sono figlio d’arte:mio padre era commerciante
Io penso che la meritocrazia non deve essere valutata con i test d’ingresso ma con l’impegno nello studio e nel lavoro la selezione la fa la vita
I test d’ingresso sono solo un affare per chi organizza i corsi.i cui costi di iscrizione(anche 5mila euro) non sono da tutti sostenibili.Meglio tornare al presessantotto quando poteva fare medicina solo chi avessa la maturità classica.
é poi in un momento di vacche magre per le univrsità avere più matricole probabilmente porterebbe più soldi agli atenei

zorro
zorro
9 anni fa

Professore indignato, cosa fanno i suoi figli?

Un professore indignato
Un professore indignato
9 anni fa

Sono entrambi medici specializzandi: il più grande è al quarto anno di anatomia patologica e la piccola è una futura pediatra.

Angela Tarantino
Angela Tarantino
9 anni fa

Caro professore indignato, sono la mamma di una ragazza che ha partecipato al test di selezione per l’accesso a medicina e che si è diplomata al Liceo Classico di Matera con 93/100.
Le voglio ricordare che ciascuno di noi dovrebbe essere libero di decidere cosa fare nella propria vita. Esattamente come ha fatto Lei. Ritiene che l’attuale sistema di selezione, con domande che nulla, hanno a che vedere con la professione medica, sia idoneo a selezionare i migliori? Non credo. Che cosa avrebbe studiato se qualcuno le avesse sbarrato il percorso di vita da Lei scelto? e che cosa farebbe se la stessa cosa capitasse ai suoi figli? I test di ingresso sono solo una sporca trovata di natura economica e su di essi svolazzano i tanti avvoltoi deputati ad incamerare denaro. All’università la selezione va fatta sugli esami, sullo studio, sull’impegno!!!!!!!!!! State rovinando la vita di tanti ragazzi! Vergognatevi!