Ca' Foscari, presto uno sportello placement negli Emirati Arabi
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L’Università Ca’ Foscari di Venezia apre per i suoi studenti uno sportello placement negli Emirati Arabi

da | Apr 2013 | News | 0 commenti

Uno sportello placement per aiutare i propri studenti e laureati a trovare nuove opportunità lavorative negli Emirati Arabi. Ecco l’ultima iniziativa dell’Università Ca’ Foscari in uno dei Paesi con la più alta offerta di posti di lavoro per professionisti provenienti da ogni parte del mondo.

Lo sportello sarà attivo dal prossimo autunno e sarà ospitato all’interno degli uffici della Camera di commercio italiana a Sharjah. A gestirlo saranno tirocinanti laureati e laureandi dell’ateneo veneziano, che verranno selezionati dopo l’estate e si occuperanno di cercare le aziende interessate ai profili dei neolaureati della Ca’ Foscari per stage o posizioni lavorative. “Le imprese italiane che operano negli Emirati Arabi saranno naturalmente i primi interlocutori – spiega Arianna Cattarin, direttore dell’ufficio placement dell’università – perché più predisposte a valutare candidati del nostro Paese. Ma sarà un’opportunità anche per le società del posto in cerca di visibilità in Italia”.

Questo genere di iniziativa non è una novità per la Ca’ Foscari, che ha già aperto altri sportelli placement in Paesi extraeuropei, ed è il segnale di un crescente interesse degli italiani verso Abu Dhabi e Dubai. Gli Emirati Arabi hanno infatti uno dei più bassi livelli di disoccupazione al mondo e il mercato del lavoro locale è molto dinamico. “Nascono nuove opportunità ogni giorno – conferma Mauro Marzocchi, segretario generale della Camera di commercio italiana negli Emirati Arabi – anche se in parte sono temporanee perché c’è molto turn over“.

Il Paese arabo può essere il posto ideale per i lavoratori qualificati nell’ambito dei servizi, anche perché non si pagano tasse sul reddito e le retribuzioni destinate ai professionisti sono piuttosto alte. Negli Emirati Arabi c’è bisogno in particolare di ingegneri ed esperti di finanza e di particolari figure di artigiani, come ad esempio i decoratori. Sebbene non sia necessaria la conoscenza dell’arabo, è essenziale quella dell’inglese e occorre anche avere già maturato una certa esperienza professionale.

Maggiori opportunità si hanno se si ha già una conoscenza della cultura araba e degli elementi fondamentali dell’economia locale. Spiega infatti Massimo Khairallah, docente di arabo e coordinatore del Master India Gulf Advanced Made in Italy (IGAMI) di Ca’ Foscari, che “se i giovani arrivano lì e già sanno come si stipulano i contratti nelle zone franche presenti in quell’area, hanno molto possibilità di trovare un lavoro gratificante oppure di dare avvio a un’attività imprenditoriale: noi lo formiamo in un’ottica multidisciplinare proprio per questo”. E, grazie allo sportello placement che prossimamente aprirà i battenti, l’incontro tra domanda e offerta sarà ancora più facile.

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