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Seimila studenti e ricercatori brasiliani in Italia entro il 2014

da | Nov 2011 | News | 0 commenti

Seimila tra studenti e ricercatori brasiliani arriveranno nelle università e negli enti di ricerca italiani entro il 2014. L’ambasciata del Brasile e il ministero dell’Istruzione italiano hanno firmato un’intesa per sviluppare l’iniziativa “Scienza senza frontiere“, promossa dal Presidente del Brasile Dilma Rousseff, attraverso cui il governo brasiliano prevede di concedere, nei prossimi quattro anni, 75 mila borse a studenti e ricercatori per studi in centri di eccellenza all’estero, in aree giudicate prioritarie per lo sviluppo del Brasile.

Tra le destinazioni considerate strategiche figurano anche le università e gli enti di ricerca del nostro Paese, dove ricercatori italiani e brasiliani potranno facilmente lavorare insieme. L’intesa è stata formalizzata nel corso dell’inaugurazione di un seminario sulla cooperazione nel campo dell’istruzione universitaria e della ricerca tra il Brasile e l’Italia, a cui hanno partecipato il ministro Francesco Profumo, l’ambasciatore del Brasile in Italia José Viegas Filho e i rettori e i dirigenti delle principali università e istituzioni di ricerca italiane.

L’intesa consente di riorganizzare la cooperazione tra i due Paesi nel campo dell’istruzione universitaria e della ricerca, e i firmatari sperano che possa servire anche da modello per diffondere l’iniziativa “Scienza senza frontiere” anche in altri Paesi europei.

Il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo, ha salutato con favore l’iniziativa evidenziando l’importanza di esperienze del genere, che che favoriscono gli scambi reciproci e la possibilità di “fare ricerca in modo moderno”. Da qui la soddisfazione per la partecipazione anche dell’Italia a un “esperimento” di sui potranno beneficiare tanto il nostro Paese quanto il Brasile, ma soprattutto studenti, ricercatori e imprese dei due Paesi.

Anche per l’ambasciatore del Brasile, José Viegas Filho l’arrivo in Italia di studenti e ricercatori brasiliani porterà vantaggi a tutti: i sistemi accademici dei due Paesi, le loro imprese che trarranno vantaggio dall’innovazione prodotta, e i due governi, che rafforzeranno amicizia e relazioni all’insegna della valorizzazione dei giovani.

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