In sempre più atenei si ottiene la laurea triennale senza tesi
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Anche Bologna ha scelto: laurea triennale senza tesi

da | Dic 2016 | News | 2 commenti

Alma Mater e Dams di Bologna, Bocconi, Ca’ Foscari, Palermo, Bicocca di Milano, Facoltà di Studi Umanistici della Statale di Milano e Facoltà di Studi Internazionali di Forlì, tanto per citarne alcuni. Sono sempre di più gli atenei e i percorsi di studio nei quali si ottiene la laurea triennale senza tesi. O, per lo meno, senza la discussione davanti a una commissione di docenti e ai propri amici e parenti del classico elaborato “solenne”. Quello da esporre in libreria al termine degli studi.

L’Alma Mater è l’ultima in ordine di tempo ad aver compiuto questa scelta radicale, non senza scatenare polemiche tra gli studenti. Perché se è vero che conferire ai propri studenti la laurea triennale senza tesi consente di snellire le procedure burocratiche, evitare la sovrapposizione tra lezioni e discussioni e soprattutto mettere fine agli elaborati poco originali o perfino del tutto copiati, è anche vero che dire addio alla prova finale toglie gran parte dell’importanza ai percorsi di studio di primo livello.

Si tratta di una delle conseguenze della riforma del 3+2, che in un paese come l’Italia, nel quale i vecchi corsi di laurea avevano una durata di 4 o 5 anni, ha fatto sì che i percorsi di studio triennali diventassero nell’immaginario l’equivalente dei diplomi universitari che furono. Mentre le lauree per eccellenza fossero considerate quelle specialistiche o magistrali.

Va detto, tuttavia, che la scelta operata da molti atenei è in linea con la valutazione in termini di crediti formativi che è assegnata alla prova finale. Essa, infatti, vale di solito pochi CFU (da tre a sei, mediamente), che equivalgono a 75-150 ore di lavoro. Nulla di paragonabile alla classica tesi. Che, infatti, nei corsi triennali si è sempre più trasformata in un lavoro compilativo. Una sorta di ricerca, insomma. Ecco cosa ha spinto molti atenei a eliminarla.

Ma gli studenti non apprezzano la possibilità di vedersi conferire la laurea triennale senza tesi. Per chi decide di non proseguire gli studi viene a mancare la solennità del momento e il titolo che si ottiene è percepito come qualcosa di poco valore. Anche chi decide di andare avanti a studiare contesta questa soluzione. L’eliminazione della tesi è vista come la perdita dell’occasione di lasciare spazio alla propria creatività e una diminuzione del coinvolgimento. E così la pensano anche i genitori, ai quali è negata la cerimonia della discussione, un momento solitamente di grande soddisfazione per le mamme e i papà, che tradizionalmente vedono in esso una tappa cruciale del percorso di vita dei propri figli.

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Alessandro Bianchi
Alessandro Bianchi
5 anni fa

Una scelta che non condivido perché sminuisce il valore del passaggio conclusivo del percorso di formazione e alimenta l’errata opinione che la laurea triennale sia di scarso valore.

Giorgio
Giorgio
3 mesi fa

Personalmente penso che la tesi sia abbastanza superata e non serva a dare nulla di piu ma possa diventare il pretesto per bloccare qualcuno.
Il solo superamento degli esami dovrebbe già costituire il presupposto sufficiente e necessario. La tesi dovrebbe essere facoltativa e non un obbligo.