Sul sito Miur i bandi per le borse di Ricerca. E la Bei stanzia fondi
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Sul sito Miur i bandi per borse di ricerca. E la Bei stanzia fondi

da | Lug 2011 | News | 0 commenti

È attivo sul sito internet del ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca il servizio di ricerca dei bandi di concorso delle università e degli enti di ricerca italiani. La possibilità per i ricercatori di avere in un unico “contenitore” le informazioni relative ai bandi per gli assegni di ricerca è prevista dalla legge 240/2010 (art. 22 comma 1), per facilitare l’individuazione delle opportunità presenti sul territorio nazionale.

L’area bandi del portale Miur consente una ricerca dei bandi per ateneo o ente di ricerca e per area disciplinare, distinguendo tra quelli scaduti e quelli ancora aperti. Aprendo il singolo bando si trova una descrizione sintetica e un rimando al sito web dell’ente o università che lo promuove.

Sempre stando in ambito di ricerca universitaria, un’altra recente novità arriva dall’Europa, in particolare dalla Banca europea degli investimenti (Bei), che attraverso il programma Eiburs sostiene la ricerca universitaria negli ambiti disciplinari di suo interesse. A fruire dei fondi saranno gli enti, facoltà o istituti di ricerca universitari dei paesi europei che al termine di un iter di selezione dedicato avranno dimostrato una forte competenza negli ambiti di ricerca proposti dalla Bei.

Per la stagione 2011-2012 le candidature sono aperte fino al 16 settembre e ai “vincitori” andranno 100.000 euro l’anno per tre anni. I filoni di studio e sperimentazione previsti quest’anno sono quello della proprietà intellettuale nell’Unione Europea e della messa a punti di meccanismi di partenariato economico che consentano il trasferimento tecnologico e la commercializzazione della ricerca svolta in ambito Ue.

L’altro campo di ricerca finanziabile riguarda il fabbisogno di infrastrutture e il finanziamento è volto a promuovere corsi e seminari, sondaggi e banche dati sull’argomento. Infine, una parte dei fondi andrà all’analisi di un fenomeno molto diffuso in alcuni Paesi, quello del microcredito, per approfondire rischi e possibili sviluppo partendo dalle esperienze già in atto. Anche in questo caso si potranno organizzare seminari, corsi, banche dati e sondaggi.

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