MIUR, modalità ammissione dei ricorrenti test Medicina 2014
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Test di Medicina 2014, ecco le modalità stabilite dal MIUR per l’ammissione dei ricorrenti

da | Set 2014 | News | 0 commenti

Con la circolare n. 24070 del 23 settembre scorso il MIUR ha stabilito le modalità per l’ammissione dei ricorrenti del test di Medicina 2014 ai quali il TAR del Lazio ha dato ragione. La nota diramata dal ministero ha fatto andare su tutte le fuori l’Unione degli universitari (UDU), promotrice dell’azione legale, che ha parlato di “norma blocca-ricorsi”.

A scatenare le proteste dell’associazione studentesca è la regola secondo la quale i circa 2.500 ricorrenti, che si sono visti riconoscere dalla sentenza del tribunale amministrativo il diritto di essere ammessi in soprannumero ai corsi di laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia per l’anno accademico 2014-2015, non potranno immatricolarsi presso l’ateneo nel quale hanno sostenuto il test, ma potranno iscriversi solo nella sede in cui “risulta minimo lo scarto tra il punteggio del primo in graduatoria e il punteggio ottenuto dal ricorrente”.

Ma cosa significa nella pratica? Semplice, che i ricorrenti – i quali non avevano ottenuto un punteggio utile all’ammissione in prima battuta – saranno assegnati a quello tra gli atenei indicati al momento dell’iscrizione al test di Medicina 2014 in cui il risultato del primo in graduatoria si discosterà meno dal proprio. Il problema è che per molti questo vorrà dire doversi spostare di centinaia di chilometri dalla città preferita, sostenendo tutte le spese connesse alla vita fuori sede. In questo modo, accusa l’UDU, alcuni saranno costretti a rinunciare.

Un altro problema che riguarda le modalità scelte per l’ammissione dei ricorrenti del test di Medicina 2014 è  che non sono pochi quelli che hanno già effettuato l’iscrizione presso l’ateneo nel quale avevano sostenuto la prova e hanno versato le tasse richieste. E adesso, magari, scopriranno di doversi trasferire in una città o perfino in una regione diversa. Il tutto, dopo aver già iniziato a seguire i corsi.

Fino all’emanazione della circolare incriminata, l’ammissione dei ricorrenti era avvenuta con riserva nella sede preferita da ciascuno di essi. Dopo l’arrivo della nota ministeriale, invece, le segreterie delle università hanno iniziato a rifiutare le immatricolazioni e, come ha riportato il quotidiano La Stampa, il diniego ha scatenato proteste molto veementi da parte degli studenti: “Insulti, grida e per poco non si è arrivati alle mani”. Con l’UDU che ha promesso una dura battaglia sulle modalità scelte dal MIUR per l’ammissione dei ricorrenti, c’è da scommettere che non sia finita qui.

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